Juventus, terremoto bianconero: il CDA pronto a cambiare, i bilanci e le questioni in sospeso. Tutto in mano a un uomo: Maurizio Scanavino.
Juventus, l’ora più buia. Il telefono comincia a squillare dalle 21.30 quando, ormai, le supposizioni iniziano a diventare realtà: il CDA bianconero rassegna in blocco le dimissioni. Andrea Agnelli, Nedved e Maurizio Arrivabene – i volti più iconici di questa Juve – escono di scena. È la fine di un’era, con loro anche tutti gli altri membri del Consiglio, si voltano senza guardare indietro. Dimissioni. Impossibile fare altro. Le motivazioni sono da rintracciare nell’avanzamento dell’indagine Prisma, portata avanti dalla Procura di Torino. Falso in bilancio e frode, con la contestazione della Consob sui bilanci, le accuse. Tutto da appurare, ma intanto è lampante che non c’è più spazio per tergiversare.
Il Consiglio d’Amministrazione andrà avanti in regime prorogatio fino al prossimo 18 gennaio 2023. Giorno in cui è fissata una nuova assemblea dei soci in cui dovrà emergere il nuovo assetto societario. Nei panni di Direttore Generale: Maurizio Scanavino. Un uomo con esperienza nel settore industriale e non solo, anche ampio margine editoriale, grazie alla qualifica di Amministratore Delegato nonché Direttore Generale del Gruppo GEDI.
Juventus, Maurizio Scanavino Direttore Generale: chi è il (nuovo) punto fermo dei bianconeri
Classe 1973, 49 anni, laureato al Politecnico di Torino in Ingegneria delle Telecomunicazioni, esperienza in Italia e all’estero attraverso consulenze e partecipazione attiva in aziende leader del settore. Molto ferrato negli sviluppi digitali ed esperto conoscitore dell’universo e-commerce, comincia in Accenture per poi arrivare in FIAT e farsi le ossa nell’industria automobilistica dal 2004 fino al 2007. Sotto l’egida di un leader coriaceo e profondamente ambizioso come Sergio Marchionne.
Arriva a La Stampa in qualità di Direttore dell’Area Digitale e Marketing, sviluppando il prodotto editoriale sotto tutti i punti di vista contribuendo attivamente alla nuova fase della compagine editoriale piemontese. Tre anni dopo, Scanavino, è Direttore Generale della concessionaria di pubblicità Publikompass. Nel 2013 la svolta definitiva per l’uomo che passa prima al Secolo XIX, dove si afferma e lavora alla fusione con La Stampa, fino ad arrivare alla formazione del gruppo GEDI (precedentemente gruppo L’Espresso) in cui ricopre la carica di Direttore Generale e Amministratore Delegato.
Un professionista acclarato che giunge in una vera e propria polveriera: dovrà ridare un orientamento alla Juventus almeno fino al prossimo Consiglio d’Amministrazione. Poi si vedrà. Custodisce il vanto di essere stata la sola scelta condivisa dai soci bianconeri dopo il terremoto ai vertici: l’unica certezza della Vecchia Signora, attualmente, si chiama Scanavino. L’appuntamento è a gennaio, ma le idee chiare dovranno esserci da molto prima.