L’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, ha parlato ai microfoni di TVPlay in merito all’eventualità che lo Stadio Flaminio diventi la nuova casa della Lazio
In casa Lazio, da ormai qualche anno, si parla incessantemente della possibilità che lo Stadio Flaminio diventi la nuova casa del club biancoceleste.
Lotito, nell’ultima intervista rilasciata al Messaggero, ha posto l’accento sul fatto che la società biancoceleste, prima di presentare il progetto al Comune di Roma, vorrebbe avere delle garanzie tecniche come la possibilità di espandere i posti dell’impianto intorno alle 45.000 unità.
L’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, ha però chiarito come la Lazio non abbia mai presentato nessun progetto concreto e che il Comune non ostacolerebbe in nessun modo la realizzazione dello stesso.
Lazio, l’assessore Onorato a TVPlay: “Il Flaminio? Saremo ben lieti…”
L’assessore Onorato, ai microfoni di calciomercato.it in diretta su TVPlay, ha risposto a varie domande sullo Stadio Flamino e le sue dichiarazioni hanno messo in luce come la Lazio, per il momento, è ancora ferma.
Queste, nel dettaglio, le parole di Onorato: “Il Flaminio da quindici anni è quasi abbandonato. È uno stadio a cui vogliono bene i tifosi. Lotito come sapete a fine agosto ha chiesto documenti al comune per presentare un progetto per costruire il nuovo stadio della Lazio. Io e il sindaco Gualtieri lo vediamo bene lì. Se la Lazio vuole presentare un progetto siamo ben lieti di valutare in base alle norme. Ad oggi non è stato presentato niente, noi crediamo che Roma e Lazio debbano avere uno stadio di proprietà”.
L’assessore ha poi aggiunto: “Allora il Flaminio è uno stadio che è stato distrutto e ricostruito nel 1960. Ripeto, senza un progetto parliamo del nulla. Se tu presenti un progetto andiamo a capire quali vincoli si affrontano. Sull’area del Flaminio la situazione è complessa, abbiamo messo 2 milioni di euro nel Palazzetto di fronte allo stadio. Oggi le squadre anche di altri sport sono costrette a giocare fuori Roma. Ho stanziato anche dei fondi per il decoro dell’area. Non voglio fare gli errori di chi mi ha preceduto”.
Onorato, infine, ha concluso parlando del futuro dell’Olimpico qualora sia Lazio che Roma avessero uno stadio di proprietà: “L’Olimpico diventerebbe come Wembley, uno stadio di riferimento della Nazionale, dell’atletica leggera e del Sei Nazioni. Quest’estate porteremo i 28 concerti più importanti d’Europa. Lotito? L’ho incrociato domenica, se lo vuole fare lo stadio – ribadisco – occorre presentare un progetto”.