Serie A, bomba Gravina: “Non solo Juve, altri club a rischio”

Da circa 48 ore, nell’universo calcio, non solo in Italia, non si parla d’altro: le dimissioni del CDA della Juventus. Passo indietro di Agnelli e del board legato anche all’inchiesta di Torino, carte che a breve approderanno anche alla Procura Figc per una quasi certa revisione del procedimento sulle plusvalenze già concluso senza condanne.

L’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello, parte da un’accusa precisa: alterazione dei bilanci nel triennio 2018-2021. Reati che potenzialmente, secondo gli inquirenti, si sarebbero potuti compiere anche nel bilancio 2021/22, laddove fosse fosse stato approvato. Cosa che non accadrà dopo le dimissioni del CDA.

Gabriele Gravina ha usato toni morbidi circa la situazione Juventus.
Il presidente Figc, Gabriele Gravina (LaPresse)

A guidare la Vecchia Signora ora ci sono il nuovo dg, Maurizio Scanavino e il presidente designato, Gianluca Ferrero, commercialista e revisore di Exor, al vertice della holding torinese. A spaventare la Juventus in particolare sarebbero le cosiddette side letter, le scritture private relative alla dilazioni degli stipendi per circa 34 milioni, 19,9 dei quali destinati a Cristiano Ronaldo. Accordi che non troverebbero riscontro nei contratti depositati in Lega, configurando appunto una pesante violazione nella redazione dei bilanci.

Gravina: “Non puniamo la Juve prima di un processo”

Su CR7 l’intercettazione che fa paura è la seguente: «Se salta fuori ci saltano alla gola… tutto sul bilancio, i revisori e tutto». A parlare Cesare Gabasio, legale rappresentante del club, che aggiunge: «Poi va a finire che ci tocca fare una transazione finta». Questo e altro confluirà nel “nuovo” filone d’indagine aperto dalla Procura Federale Figc, sul caso Juventus è intervenuto Gabriele Gravina, parlando a margine del convegno “Calcio & Welfare” a Napoli.

Agnelli, Paratici e Nedved, tutti indagati dalla Procura di Torino.
Da destra: Agnelli, Paratici e Nedved (laPresse)

“Stiamo seguendo con attenzione la vicenda e la nostra Procura ha già aperto un fascicolo di inchiesta, per verificare l’esistenza di eventuali reati – ha dichiarato il presidente della Figc – Sono contrario ai linciaggi di piazza, stiamo calmi perché temo che quel problema possa riguardare anche altri soggetti. C’è al lavoro anche la giustizia ordinaria e dovremo aspettare l’esito degli eventuali processi, prima di tirare le somme su quello che è accaduto. È sicuramente un momento di riflessione molto importante per tutto il nostro sistema, vediamo cosa emergerà dal procedimento in corso”.

La replica a Tebas: “Non accetto ingerenze: meglio guardi in casa propria”

Parole garantiste quelle di Gravina, che non perde occasione per rispondere al manager della Liga, Tebas, che aveva chiesto pesante sanzioni per i bianconeri. “Siamo sempre in contatto strettissimo con l’Uefa e non abbiamo bisogno di ingerenze da parte di soggetti esterni che farebbero meglio guardare in casa propria. Il calcio italiano vive un difficile periodo di rifondazione, di cui conosciamo tutti molto bene le criticità. Ma abbiamo dei progetti seri e siamo al lavoro per realizzarli”, ha concluso l’inquilino di Via Allegri.

Il manager della Liga, Tebas
Il manager della Liga, Tebas (LaPresse)
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