La Serbia incrocia le dita per Sergej Milinkovic-Savic. Il centrocampista della Lazio non è al meglio e il Mondiale è ora in bilico.
Momento storico per il centrocampista della Lazio Sergej Milinkovic-Savic che contro il Camerun è riuscito a centrare la sua prima marcatura nella Coppa del Mondo. Al minuto numero 48′ del primo tempo, la mezzala biancoceleste ha trovato con un sinistro da fuori area il goal del 2-1.
Rete pesantissima, se non fosse stato per i cinque minuti di follia della Serbia che si è fatta recuperare. Gara terminata 3-3 e discorsi di qualificazioni compromessi per la nazionale esteuropea che ora dovrà giocarsi il tutto per tutto contro la Svizzera. Servirà per forza una vittoria per accedere agli ottavi di finale del torneo.
Gli elvetici, infatti, hanno perso contro il Brasile ma sono riusciti a vincere all’esordio proprio contro la nazionale africana. Trionfo che rischia di fare una grande differenza in un numero così limitato di partite. L’incontro finale andrà in scena venerdì prossimo alle 20:00 ora italiana. In concomitanza della sfida tra Serbia e Svizzera, si giocherà anche l’incontro tra il Camerun e i cinque volti campioni del mondo.
Chance di qualificazione ridotte all’osso per i Leoni Indomabili che devono battere i verdeoro e sperare che dall’altro incontro esca un risultato a loro favorevole. Avvicinamento alla sfida niente affatto memorabile per i serbi che sono molto preoccupati per le condizioni di un giocatore chiave.
Il centrocampista della Lazio ha infatti rimediato una brutta contusione alla caviglia contro il Brasile, in occasione di uno scontro con Casemiro, ma è ugualmente riuscito a sfidare e andare in goal contro il Camerun. Tuttavia, proprio contro gli africani il problema si sarebbe acuito e non poco. Le immagini riguardati la caviglia di Milinkovic, infatti, sono piuttosto chiare: è gonfia e rischia di impedirgli di scendere in campo nuovamente.
Proprio in queste ore il biancoceleste è atteso per controlli medici. Maurizio Sarri, dal proprio canto, spera che non si tratti di nulla di grave e che possa rientrare serenamente alla base. Anche se è lecito pensare che il Sergente farà di tutto per scendere in campo e far finta che il dolore non ci sia. L’obiettivo è quello di essere ancora protagonista in Qatar. Un intera nazione sta incrociando le dita.