A poco più di tre anni dai fatti, siamo ad una svolta importante nell’agguato che il 7 agosto 2019 ha posto fine alla vita di Fabrizio Piscitelli. Il Gup ha mandato a processo Raul Esteban Calderon.
Il presunto omicida di Diabolik, questo il soprannome della vittima – nota soprattutto come leader della Curva Nord della Lazio – è accusato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi.
Calderon, argentino di 53 anni, un passato da rapinatore, è stato arrestato il 13 dicembre 2021. Fondamentale per individuare l’uomo è stata la testimonianza di una sua ex, una romana di 48 anni con una figlia di sei anni avuta proprio dal pregiudicato sudamericano.
Raul Calderon è imputato anche per l’omicidio di Selavdi Shehaj
L’omicidio di Fabrizio Piscitelli colpì l’opinione pubblica sia per lo status “malavitoso” della vittima, sia per le modalità. Ucciso con un colpo alla testa verso le 19 del 7 agosto 2019, in un parco con molta luce e a quell’ora frequentato da tanta gente. Il killer, travisato da jogger, lo ha sorpreso alle spalle esplodendo un colpo secco alla nuca mentre il numero uno degli Irriducibili era seduto su una panchina.
Il Diablo aspettava qualcuno per un appuntamento, rivelatosi quindi un’esca per ammazzarlo.
Raul Esteban Calderon è stato rinviato a giudizio anche per l’uccisione di Selavdi Shehaj, detto ‘Passerotto’, finito sulla spiaggia di Torvaianica il 20 settembre 2020. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi. L’esito dell’udienza preliminare arriva al termine dell’inchiesta condotta dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. A guidarli i procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò.
In relazione all’omicidio Shehaj, oltre all’argentino, andranno a processo anche Enrico Bennato e Giuseppe Molisso. Il gup ha fissato il processo per l’omicidio Piscitelli davanti alla Corte d’Assise di Roma il 23 febbraio. Quello per il delitto di Torvaianica si terrà a Frosinone il 20 febbraio. Nel procedimento risultano come parti offese i familiari di Piscitelli e Shehaj.
Quando Piscitelli venne arrestato per vedere la Lazio
Fabrizio Piscitelli in passato era stato già condannato per fatti di droga. In particolare la sera del 24 ottobre 2013, da latitante, viene arrestato perché gli inquirenti seguono le tracce di un suo amico residente a Casalotti. Diabolik era indagato nell’operazione denominata “Castillos”, inchiesta su un traffico di droga sull’asse Italia-Spagna.
Piscitelli quella sera però vuole vedere Apollon Limassol-Lazio, insieme con la persona che lo ospita ordina una pizza che gli costerà le manette.
Gli uomini del GICO (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, insospettati dall’acquisto della pizza proprio la sera della gara, drizzano le antenne, fanno irruzione e mettono fine alla fuga di Piscitelli.