Non c’è giorno che il caos in casa Juventus non occupi le prime pagine dei quotidiani. John Elkann però pensa al futuro: si lavora per far tornare un grande ex.
Il 18 dicembre la proprietà, ovvero John Elkann, dovrebbe confermare l’indicazione di Gianluca Ferrero alla presidenza e di Maurizio Scanavino quale direttore generale. Per quanto concerne la parte tecnica, almeno fino a giugno 2023 resterà Cherubini. In panchina e fuori dal campo, Allegri a maggior ragione sarà la bussola della Vecchia Signora.
Intanto il club bianconero ha diffuso una nota in merito ai rilievi sul bilancio espressi dai revisori ufficiali della Deloitte. “I rilievi della società di revisione si basano su interpretazioni e applicazioni di regole contabili e giudizi e valutazioni che Juventus non condivide, anche tenuto conto degli ulteriori approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla società sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti”.
Per ripartire alla Continassa avrebbero individuato il profilo ideale, non sarebbe un nuovo volto. L’ad di Exor (la cassaforte Agnelli che include anche la Juventus, ndr), Jhon Elkann, vorrebbe riportare a Torino Giuseppe Marotta. Varesino, 65 anni, il dirigente è stato in bianconero quale dg dal 1 giugno 2010 fino alla stagione 2017-2018.
Dal 13 dicembre 2018 Marotta diventa ad dell’Inter, con i nerazzurri il 18 febbraio scorso ha rinnovato fino al 30 giugno 2025.
Questa firma però non avrebbe scoraggiato Elkann, intenzionato a fare pressing su uno dei segreti del sodalizio che ha regalato ai supporter bianconeri una squadra vincente. Non bastasse, Marotta era anche attento ai bilanci. Lascerà Via Druento dopo l’affare Ronaldo, evidentemente una trattativa effettuata sopra la sua testa, come mostrano anche gli ultimi accadimenti.
Marotta ha il calcio nel sangue. A soli 19 anni, siamo nel 1976, è già responsabile del settore giovanile della squadra della sua città, il Varese. Ne diventerà ds, nel 1980 porta in Lombardia il portiere Michelangelo Rampulla. I biancorossi, allenati da Eugenio Fascetti, una volta promossi in B, nel triennio successivo arriveranno quarti.
In particolare nel 1981-1982 sfioreranno la promozione, sfumata anche per il ko subìto in rimonta con la Lazio. Il 6 giugno 1982 all’Olimpico finì 3-2 per i biancocelesti, Fascetti ricorda quella partito come un vero e proprio scippo.
Nel 1987 pasa al Monza, quindi Como e Ravenna. Con gli emiliani strapperà al Torino la comproprietà di Christian Vieri. Nella seconda metà degli anni Novanta il primo boom al Venezia. I lagunari saliranno in A dopo 31 anni. In attacco i neroverdi arriveranno a schierare Recoba e Maniero.
Del 2000 al 2002 è dg dell’Atalanta, poi otto anni alla Sampdoria che nella stagione 2009-2010 porta ai prelimnari di Champions: Cassano-Pazzini i suoi crack blucerchiati.
Si dimette dalla Sampdoria per passare alla Juventus, penultimo step prima di arrivare all’Inter. Elkann dovrà sfidare anche Steven Zhang per riportarlo all’Allianz Stadium. Vedremo se la moral suasion di mr Exor avrà successo.