Marocco dei miracoli: Regragui e un mancino perfetto per Sarri

Mercoledì 14 dicembre, ore 20, Marocco e Francia si sfideranno in semifinale ai Mondiali in Qatar. Nella squadra africana sta esplodendo un mancino che farebbe al caso della Lazio.

I biancocelesti infatti sono alla ricerca di un esterno basso per completare la batteria di terzini a disposizione di Maurizio Sarri. In Italia nelle ultime 72 ore sono cresciute le quotazioni di Luca Pellegrini. Classe 1999, in prestito all’Eintracht Francoforte, il mancino romano ha il contratto con la Juventus in scadenza nel 2025 ma appare destinato a lasciare la Vecchia Signora.

Il Marocco, grande sorpresa del Mondiale.
Una fase di Marocco Belgio (Ansa)

Il Marocco allenato da Walid Regragui è arrivato al penultimo atto della massima competizione calcistica compiendo quasi un percorso netto. In cinque gare ha subìto un solo gol nella vittoria per 2-1 col Canada. Per il resto 0-0 nel match iniziale con la Croazia; vittorie per 2.0 col Belgio e 1-0 col Portogallo; 3-0 ai calci di rigore con la Spagna.

Il sogno africano ha un nome: Walid Regragui

Se il Marocco sogna la Coppa del Mondo lo si deve a due fattori, fra loro interconnessi: gli investimenti statali per far crescere il movimento e l’allenatore della nazionale, Walid Regragui. Come racconta la Gazzetta dello Sport, la federcalcio marocchina, con sede a Rabat e guidata dal presidente Fouzi Lekjaa, negli ultimi due anni ha compiuto passi da gigante.
In Camerun nel 2021, battendo Mali, il Marocco ha vinto la Coppa Chan, manifestazione riservata ai calciatori tesserati per club della propria nazione. Nel 2022 il Marocco nella Coppa d’Africa è uscito ai quarti con l’Egitto ai supplementari, centrando però la sesta qualificazione ai Mondiali a danno del Congo di Hector Cuper.

Il tecnico del Marocco, Ragragui, festeggiato dai suoi ragazzi.
Il tecnico del Marocco, Ragragui, portato in trionfo dai suoi giocatori (Ansa)

Infine, scrive la Rosea, a settembre il Renaissance Berkane e il Wydad Casablanca si sono giocate la Supercoppa africana, tra la vincitrice della Confederations Cup e la Champions League africana. Successo per il Berkane, che aveva vinto la Confederations anche nel 2020, mentre nel 2021 il titolo era andato al Raja di Casablanca.
Il sigillo finale l’aveva messo il Wydad, allenato proprio da Walid Regragui che il 30 maggio scorso, battendo 2-0 l’Al Ahly del Cairo, ha alzato la Champions continentale.

Nel trionfo col Portogallo in campo c’erano tre titolari del Wydad. Parliamo del terzino sinistro Attiat-Allah, ricambio di Mazraoui (Bayern Monaco); il centrale Dari (quest’estate passato al Brest), chiamato a sostituire il capitano Saiss infortunato, e Jabrane, entrato nel finale per Boufal.

Investiti 63 milioni nella Clairefontaine di Salé

Il Marocco ha investito nel settore giovanile e nella formazione degli allenatori di base. Fondamentale, nel 2019, l’inaugurazione a Salé, vicino a Rabat, un’accademia per le giovanili: costo 63 milioni. Un centro all’avanguardia realizzato sulle orme di Clairefontaine, casa madre francese, culla di talenti talenti d’Oltralpe.

Yahia Attiyat Allah: un mancino di qualità per la Lazio

Il Marocco di Ragragui non è solamente Ziyech, Mazraoui, Hakimi, il portiere Boinou, Ounhai, Amrabat, En Nesry e Boufal. A sinistra si sta imponendo il terzino Yahia Attiyat Allah. Tesserato con il Wydad Casablanca, non si conosce la scadenza del suo contratto ma il suo cartellino non dovrebbe superare i tre, quattro milioni di euro.

Attiath Allah, sorpresa del Marocco, potrebbe finire nel mirino della Lazio.
Attiath Allah festeggia Sabiri dopo un gol (Ansa)

Ventisette anni compiuti il 2 marzo, il marocchino si è consacrato proprio con l’attuale selezionatore del Marocco con il suo attuale club. Sinistro educatissimo, alto quasi 1,80, Attiyat Allah possiede una buona struttura abbinata a grande espolsività. Nelle ultime stagioni nella Lega marocchina ha giocato 25 e 24 gare. In quella in corso in otto recite e già due gol e 1 assist.
Le sue performance non sono passate inosservate, anche per la continuità di rendimento all’interno dello stesso match. Difficile che dopo questo mondiale resti in patria. Il costo e l’ingaggio sono assolutamente abbordabili, la Lazio potrebbe aver trovato il mancino per Sarri senza svenarsi.

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