La Lazio si appresta ad entrare nella prossima sessione di calciomercato, ma tutto è legato al destino di Igli Tare.
Ci sono il campionato e il calciomercato alle porte per la Lazio. Il prossimo 4 gennaio, infatti, la squadra di Maurizio Sarri ricomincerà la sua stagione dopo il lungo stop per il Mondiale. Immobile e compagni saranno di scena al ‘Via del mare’ a Lecce, contro Baroni e i suoi. Ma con l’arrivo dell’anno nuovo, anche la sessione invernale di mercato aprirà i suoi battenti. Non sarà semplicissimo portare a Roma volti nuovi, l’indice di liquidità del club è bloccato, come accaduto nel recente passato. E proprio per questo il club sta lavorando ad alcune cessione.
Il direttore sportivo Igli Tare sta definendo la cessione in prestito di Dimitrije Kamenovic allo Sparta Praga, con la squadra ceca che potrà vantare anche il diritto di riscatto sul cartellino del difensore serbo. Poi si cercano acquirenti per Momo Fares, altra impresa tutt’altro che facile, dato che l’esterno è reduce dalla rottura del crociato e non ha ancora giocato nemmeno un minuto in questa stagione, tra campionato e coppe.
Il futuro del mercato della Lazio passerà inevitabilmente da Igli Tare e il suo lavoro. Eppure il direttore sportivo ha il contratto in scadenza. Ance il suo destino è in forse. Finora infatti non ha firmato il rinnovo e dopo una vita a Formello può salutare Lotito a fine stagione rivoluzionando così le strategie dei biancocelesti nel prossimo futuro.
Tare, Sarri e le visioni differenti di calciomercato
Dopo un’estate turbolenta, tra presidente e dirigente, sembrava esserci stato un riavvicinamento. Ma i due restano distanti, a rompere l’idillio fra l’albanese e il patron laziale, è stato, fra i tanti fattori, Maurizio Sarri. Il tecnico, infatti, non condivide le scelte di mercato di Tare, anzi e vuole sempre più potere decisionale in fase di calciomercato con Lotito pronto ad affidarsi all’allenatore.
Visioni differenti, ma non solo. Perché alcuni giocatori che piacciono al ds non riscuotono lo stesso successo con il tecnico. L’esempio migliore in questo momento può essere fatto con il terzino sinistro. Maurizio Sarri vorrebbe un giocatore che già conosce il nostro campionato. Pronto ad essere subito determinante e tute le strade portano a Fabiano Parsisi dell’Empoli. Ma la valutazione del presidente Fabrizio Corsi per ora spaventa: troppi i 15 milioni di euro chiesti dal club toscano. Tare, invece, preferirebbe una soluzione low cost, magari dall’estero, come Milos Kerkez dell’AZ Alkmaar.
Inoltre, i rapporti fra Tare e il presidente non sono più come quelli di prima, vedi la lite ad inizio stagione a Piazza del Popolo durante la presentazione delle maglie. A questo si aggiunge sempre il meno potere concesso al ds con le nuove figure in casa Lazio.
Quella in corso è la 17esima stagione in biancoceleste per il dirigente albanese(da giocatore prima e dirigente poi). Arrivato da calciatore ha terminato alla Lazio la sua carriera da attaccante (70 presenze e 5 gol in biancoceleste) prima di entrare in società.
Tare: i colpi Luis Alberto e Milinkovic e la contestazione dei tifosi
Tanti i colpi messi a segno, con Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic, a fare da ‘cartina tornasole’ del suo operato. Un mercato fatto a costi contenuti, questo è il suo marchio di fabbrica, ma Tare è stato spesso nel mirino dei tifosi laziali che ne hanno contestato gli errori degli ultimi anni, Vavro e Muriqi su tutti, salvo qualche eccezione.
Il contratto di Tare scade con la Lazio nel 2023 e il rinnovo è in totale stand-by. Nessun incontro è previsto fra le mura di Formello fra i due. Per questo il ds si guarda attorno e fra le squadre che lo seguono c’è la Juventus. La Vecchia Signora è alla ricerca di una nuova figura di mercato attenta al bilancio e segue da tempo l’albanese. Tare ha estimatori anche all’estero, in particolar modo in Bundesliga, Eintrach Francoforte su tutte.