L’amarissimo pareggio ottenuto dalla Lazio in casa contro l’Empoli ha portato la società biancoceleste a prendere un’importante decisione.
Questo 2023 proprio non vuole decollare in casa Lazio. La formazione allenata da Maurizio Sarri non è riuscita a vincere neanche la prima casalinga contro l’Empoli. Nemmeno dopo essere rimasta in vantaggio per due reti a zero fino all’83° minuto di gioco. Momento della partita in cui è arrivato il goal dell’appena tornato Francesco Caputo. Sua la rete che ha permesso alla compagine toscana di crederci fino alla fine.
Poi, a dare il definitivo colpo di grazia, è stato Razvan Marin. Una situazione che per certi versi ha ricordato il blackout casalingo contro l’Udinese della scorsa stagione. Questi cali di concentrazione sembrano ormai all’ordine del giorno tra le file biancocelesti. Il tecnico, dal proprio punto di vista, sa che dovrà agire immediatamente se vorrà invertire la rotta.
Lazio, è caos dopo il pareggio con l’Empoli: Lotito entra negli spogliatoi
Un punto in due partite contro squadre alla portata pesa e il presidente Claudio Lotito non è affatto felice. Nonostante il calcio espresso dalla squadra sia tra i migliori in Italia, lo hanno ammesso anche lo stesso mister e il patron biancoceleste, la Lazio continua a soffrire i suoi punti deboli e c’è perciò bisogno di una scossa.
Il prossimo appuntamento è fissato per domenica prossima, quando alle 12:30 Sarri e i suoi saranno avversari in trasferta di un Sassuolo in difficoltà e necessariamente a caccia di punti. Per questo la Lazio farà bene ad arrivare allo scontro nella miglior condizione possibile. Fisica ma soprattutto mentale.
Sarri non ci sta: c’è bisogno di un cambiamento
Quello che il presidente abbia detto negli spogliatoi ai ragazzi al termine della sfida è non dato saperlo. Anche se qualcosa è trapelato, ciò che succede dentro lo spogliatoio rimane sacro. Tuttavia, stando alle primissime ricostruzioni, in questa settimana la Lazio potrebbe dare vita ad una sorta di mini ritiro. Nulla di punitivo, anzi. Sarebbe piuttosto un’occasione concreta per guardarsi negli occhi e per tornare a remare tutti nella stessa direzione.
Che sia colpa del germe, già citato dal tecnico, o di altro, l’obiettivo è uno solo: invertire la rotta. Era già successo un anno fa, quando il gruppo si ritrovò a pranzo insieme in un noto quartiere del centro, e potrebbe succedere ancora. Il campionato è ancora lungo e il club ha voglia di dire la sua. Il quarto posto, e di conseguenza la Champions League, dista appena 4 lunghezze.