La Lazio alza la voce dopo l’arbitraggio di ieri a Torino: quattro le gare dove si sono registrate polemiche e dove gli episodi sono risultati decisivi. Il dossier
“Io non parlo della Lazio, ma del movimento calcistico. Rocchi deve intervenire”. Il Direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha commentato con rabbia e stupore gli episodi accaduti durante la sfida tra Juventus e Lazio, che si è conclusa con il successo degli uomini di Thiago Motta per 1-0 e con le polemiche per la mancata espulsione di Douglas Luiz, reo di aver colpito con un pugno Patric nell’area di rigore della Lazio.
Fabiani non se la prende con l’arbitro Sacchi, ma con chi era al Var. In questo caso Di Paolo: “Se io sbaglio una campagna acquisti, il mio presidente mi caccia. Se questi signori sbagliano, devono essere fermati”, il chiaro messaggio lanciato al presidente dell’Aia Rocchi. “Decidono le partite e vanno fermati – ha proseguito – evidentemente non sono all’altezza del mestiere. Così come chiamano Sacchi per fare vedere il contatto di Romagnoli, dovrebbero chiamare l’arbitro per la condotta violenta di Douglas”.
In sole otto giornate di campionato, la Lazio è stata già al centro di numerosi casi da moviola, che hanno fatto infuriare i tifosi e i dirigenti biancocelesti. La Lazio è stata sconfitta in tre delle quattro trasferte: in tutte le gare si sono registrati episodi dubbi. Ma anche in due delle quattro gare casalinghe, ci sono stati degli episodi che hanno fatto storcere il naso ai dirigenti biancocelesti.
Il dossier. Lazio furiosa con gli arbitri
Udinese – Lazio: Arbitro Doveri, Var Paterna
Clamoroso l’episodio che ha portato al gol del vantaggio friulano realizzato da Lucca al quinto minuto di gioco e che ha condizionato il resto della gara: sul cross di Pajero, l’assistente alza la bandierina (colpevolmente) per segnalare la posizione di offside di Lucca a centro area, disattendendo tutti i protocolli (che prevedono che l’assistente faccia finire l’azione per poi intervenire successivamente e dare modo al Var di valutare) e spiazzando la difesa: Casale e Romagnoli si fermano e perdono il tempo per contrastare il centravanti friulano.
Lazio – Milan: arbitro Massa, Var Mazzoleni
Proteste laziali per due falli di mano di Musah e Tomori in area rossonera. L’arbitro decide di non intervenire seguendo le ultime indicazioni, che impongono ai direttori di gara di evitare di fischiare penalty, quando il contatto è successivo ad un tocco dello stesso giocatore.
Fiorentina – Lazio: arbitro Marcenaro, Var Abisso
La sagra della valutazione oggettiva: l’apoteosi dell’interpretazione: Marcenaro (che prima aveva concesso un rigore per pestone di Guendouzi a Gudmundsson) sorvola sul fallo di mano di Dodò in area viola, considerando decisivo un contatto (in realtà inesistente) con Zaccagni. Poi decide di non punire un pestone dello stesso terzino ai danni di Patric in area di rigore viola. In pieno recupero invece, lo stesso episodio (pestone di Nuno Tavares su Dodo che aveva già crossato), viene valutato dal Var come scorretto e viene assegnato un penalty agli uomini di Palladino. Decisivo per il risultato finale. Da quel momento in poi una lunga serie di step on foot in area (su Di Lorenzo, Baldanzi e in numerose gare di Champions League) non sono stati più puniti e valutati diversamente.
Lazio – Empoli: arbitro Ayroldi, Var Ghersini
Clamorosa decisione di Ayroldy, che concede il rigore ad inizio ripresa alla Lazio per placcaggio di Pezzella in area ai danni di Dia, ma si dimentica di estrarre il cartellino giallo ai danni del difensore che, già ammonito, avrebbe lasciato i toscani in dieci per tutta la ripresa. L’arbitro ha poi permesso per tutta la gara ai giocatori dell’Empoli di perdere del tempo in modo clamoroso.
Juventus – Lazio: arbitro Sacchi, Var Di Paolo
E arriviamo all’ultimo episodio di questa sacra: Sacchi espelle Romagnoli per fallo su Kalulu lanciato a rete dopo indicazione del Var Di Paolo: quest’ultimo sorvola sul netto pugno di Douglas Luiz ai danni di Patric, pochi istanti prima del gol decisivo della Juventus. Il brasiliano è poi graziato nel recupero quando interviene con il piede a martello su Rovella e si becca solo il giallo. Lascia a desiderare anche la valutazione di numerose trattenute dei bianconeri durante la gara e l’assenza di cartellini gialli.
Il precedente con Di Paolo
Non è sfuggita a molti anche una preoccupante coincidenza: Di Paolo, al Var ieri a Torino (colui che ha deciso di non intervenire su Douglas Luiz) era lo stesso arbitro che sorvolò sul fallaccio di Maignan su Castellanos durante il Lazio-Milan dello scorso anno, non richiamando l’arbitro e decidendo per la non concessione del rigore. Un episodio che condizionò la gara, che si concluse con l’espulsione di tre laziali.