Si è spento l’attore romano Adamo Dionisi, conosciuto per il ruolo del boss Manfredi Anacleti in Suburra. E’ stato tra i leader storici della Curva Nord biancoceleste
Una notizia che rattrista tutto il mondo biancoceleste, già deluso dalla sconfitta di ieri sul campo della Juventus e dalle polemiche arbitrali a seguito della mancata espulsione di Douglas Luiz dopo un colpo in area su Patric. E’ scomparso a 59 anni Adamo Dionisi, attore ed ex leader della Curva Nord.
Uno dei volti più conosciuti nel mondo del tifo laziale: uno dei primi leader del Gruppo degli Irriducibili, che dalla metà degli anni ottanta ha preso in mano le redini della Curva Nord, cambiando radicalmente il modo di tifare e regalando al mondo degli ultras una nuova mentalità e una nuova dimensione: Adamo ha fatto parte del gruppo storico della curva biancoceleste, accompagnandone la crescita.
Poi, è riuscito a diventare una vera e propria celebrità nel mondo del cinema: la sua interpretazione del boss Manfredi Anacleti in Suburra gli ha portato fama e celebrità, ma la sua carriera non si è limitata solo a questo. Ha fatto parte del cast di Rocco Schiavone (serie tv nata dai best seller di Antonio Manzini), interpretando Enzo Baiocchi, l’acerrimo nemico del protagonista), ha partecipato anche a “Good Morning Aman”, “Enea”, “Morrison”,“Martedì e Venerdì”, “The Shift”, “Famosa”), “Dogman” (extended version), “Brutti e Cattivi” (2017), e “Chi nasce tondo” (2008).
Negli ultimi anni si era trasferito a Santa Marinella, località balneare a pochi passi da Cerveteri. E li si era dedicato anche ad opere di beneficenza. “C’è stato un trascorso particolare della mia vita, che per me è stato molto formativo. Ho imparato di cosa hanno bisogno gli ultimi. Mi batto affinché queste persone possano avere gli strumenti per accedere al tessuto sociale. È importante lavorare su queste persone. Io lavoro nel sociale da sempre. […] Faccio tutto questo per gli ultimi, perché io vengo dagli ultimi”, ha detto in una recente intervista.
Si è arreso a 59 anni ad una malattia, tanto rapida quanto implacabile, che nel giro di poche settimane non gli ha lasciato scampo. Il mondo del cinema e della tifoseria biancoceleste lo ricordano con affetto e tristezza. Tanti i messaggi di cordoglio sui social tra cui quello del regista Francesco Bruni che ricorda Dionisi con un post su Facebook: “Stavamo provando – scrive Bruni – una scena di ‘Scialla’ (un momento poi non montato) e gli dissi: ‘Allora, Adamo, Bentivoglio tira fuori il cellulare per chiamare la polizia e tu glielo togli di mano e lo intaschi'”. E lui: “‘Il mio personaggio non farebbe così. Prova a telefonare’. Tiro fuori il cellulare, provo a fare un numero e lui mi molla una ‘pezza’ sulla mano che fa volare il telefono a cinque metri di distanza. Lo guardo, mi guarda con questa faccia qua. Gli dico: ‘Hai ragione, facciamo così'”. E ancora lui: “‘Bene. Se il cellulare è rotto, ovviamente te lo ripago’. Non era rotto. Riposa in pace, Adamo Dionisi”.