Dibattito aperto sul cartellino rosso inflitto a Romagnoli. Toni alti e divisioni: di chi è la colpa? Ci si divide tra il difensore e l’attaccante
Allontanando per un attimo le polemiche arbitrali e le discussioni sul mancato cartellino rosso a Douglas Luiz, in casa Lazio ci si interroga su uno degli episodi risultati decisivi nel corso della sfida con la Juventus: il cartellino rosso assegnato al 25′ a Romagnoli. Il difensore biancocelesti entra in ritardo su Kalulu, provando a fermarlo prima che potesse calciare davanti a Provedel. Come è stato possibile farsi trovare così sbilanciati a metà del primo tempo. E soprattutto, chi commette l’errore decisivo che porta il centrale bianconero davanti a Provedel?
Il dibattito infiamma la diretta di Radio Olympia. Armando Fioretti, giornalista del Tg56 non ha dubbi. “L’errore principale lo commette Gila, ed è uno sbaglio grave: decisivo. E’ lui a sbagliare la giocata. Sale troppo, lascia un buco inspiegabile: è un errore grave. Ma soprattutto è un vizio. Parliamo di un giocatore forte, forse il più forte della nostra difesa, ma come si dice a Roma, sembra quasi che se la senta un pò calda”. Lo spagnolo, cerca spesso l’anticipo, forzando la giocata. “Ma così rischi spesso. A volte basterebbe fare le cose più semplici. Sono già troppe volte che succede una cosa del genere. Pochi minuti prima aveva perso anche Thuram che stava partendo. Sono errori che la Lazio non può permettersi”.
Romagnoli espulso: di chi è la colpa?
Di tutt’altro parere, il pensiero di Mauro Simoncelli. “Ma non è Gila a sbagliare. Lui pressa alto, ma è Isaksen che sbaglia la marcatura. Kalulu parte dall’area di rigore della Lazio e Isaksen doveva marcarlo. E’ lui il maggiore responsabile. Ad avercelo sul groppone questo gol. Troppo molle, troppo poco attento alla marcatura”. Nel corso della diretta si evidenzia anche il modo in cui la Lazio ha interpretato la fase difensiva, con sei giocatori nella trequarti campo avversaria al 25′. “E’ il modo giusto di difendere? Ci si chiede”. “Assolutamente si, ribatte Simoncelli. Gila cerca troppo l’anticipo? E la sua caratteristica, lo faceva anche con Tudor e Sarri. Non ha cambiato modo di giocare”.
“Il problema – ribatte Fioretti – è che se due o tre volte in partita sbagli il movimento, rischi di mandare in porta gli avversari e alla Lazio è successo già. Gila è fortissimo. Sono convinto che nei prossimi due anni giocherà nei top europei, ma deve trovare un pò di umiltà e leggere meglio alcune giocate. Non è solo colpa di Gila, ma lui deve stare un pò più calmo. Con una squadre che deve regolare i tempi di gioco, i centrali non possono permettersi di sbagliare i movimenti. Deve fare maggiore attenzione. Se Kalulu fa questa giocata è anche per un errore difensivo generale, che va corretto”. “Ma non è vero, la Lazio non difende male – ribatte Simoncelli – è una giocata della Juve fatta bene, e che sfrutta anche un passaggio di Thuram sbagliato che spiazza tutti. Il problema è Isaksen che non copre nel modo giusto”.
La Lazio difende bene, oppure no? “Per il modo di giocare che ha scelto Baroni, purtroppo, ti presti a concedere questi tipi di giocata nel corso di una gara – ribatte Fioretti – ed è probabilmente una caratteristica che ti porta a subire questo tipo di situazione. E’ il pegno da pagare per un tipo di calcio propositivo”. “Ripeto – prosegue Simoncelli – la Lazio non difende male. Sono convinto che Baroni direbbe che è stato lui a chiedere a Gila di salire così. L’errore in questo caso è di Isaksen che non regala fisicità e copertura. Quando si prende gol è chiaro che ci sia una responsabilità di qualcuno, ma io in questo caso non me la prendo con Gila”. Che poi è stato anche il responsabile dell’autorete decisiva. “Ma li non ha responsabilità – chiarisce Fioretti – anzi, era da diversi minuti che chiedeva il cambio perchè non stava bene”.
“L’arbitro, un pupazzetto nelle mani del Var”
Chiusura dedicata alla mancata espulsione di Douglas Luiz. “Io sono avvelenato – conferma Fioretti – su un episodio come quello di Douglas Luiz sorvoliamo, sul tocco di Romagnoli arriva il Var. Voi avete la certezza che ci sia stato davvero un contatto chiaro? In una situazione del genere deve decidere l’arbitro. Qui invece il direttore di gara sembra un pupazzetto nelle mani del Var. E poi, se c’è anche un minimo tocco di Romagnoli sul pallone, cosa che su alcuni fotogrammi si è vista bene, che succede? Ripeto, per me è molto più evidente l’episodio di Douglas Luiz. Io mi sono stufato di essere preso in giro. Rocchi a volte dice A e a volte B. Le regole devono essere certe. Il Var deve intervenire su situazione codificate. Meglio un arbitro scarso, che un Var scarso, che è ingiustificabile. La linea arbitrale deve essere chiara e inequivocabile” .