Giorni decisivi per il futuro di Dele Bashiru. Il centrocampista nigeriano si trova di fronte ad un importante bivio della sua stagione
Marco Baroni pensa all’Europa League ed inizia a testare sul campo la Lazio che intende schierare in Olanda, sul campo del Twente, per la sfida valevole per la terza giornata dell’Europa League. I biancocelesti, che nella competizione internazionale hanno collezionato due successi (contro la Dinamo Kiev e il Nizza), devono dimenticare la sconfitta di Torino in campionato e le polemiche che si sono sviluppate dopo la mancate espulsione di Douglas Luiz nel finale della gara. Il match in Olanda, può servire come rampa di lancio per i biancocelesti.
Baroni studia un turn over massiccio: per gestire al meglio la rosa (come fatto già nelle settimane precedenti, quando era chiamato a gestire il doppio impegno) e per eliminare le tossine accumulate dopo la trasferta di Torino: una gara che ha visto i biancocelesti giocare in inferiorità numerica per oltre settantacinque minuti (recupero compreso) e che ha portato ad un grosso stress fisico. Nuno Tavares è uscito con i crampi, Gila aveva chiesto il cambio per un affaticamento (ed è rimasto sul terreno di gioco, provocando poi l’autorete decisiva, in condizioni menomate, dopo che Baroni aveva finito i cambi) e Castellanos ha terminato la sfida con il fiato corto, dopo aver corso e battagliato con i difensori della Juve per novanta minuti.
Tanti i cambi in vista della trasferta europea. Chi troverà spazio sarà Dele – Bashiru. Il nigeriano verrà utilizzato da Marco Baroni e probabilmente si troverà di fronte ad un bivio fondamentale della sua stagione. Fino a questo momento il tecnico biancoceleste lo ha sempre schierato in una posizione di centrocampista offensivo (mezzala sinistra nelle prime due giornate, quando la Lazio scendeva in campo con il 4-3-3 e trequartista, alle spalle della punta centrale da quando la Lazio ha cambiato modulo, optando per il 4-2-3-1).
Nelle prove tattiche di oggi, il nigeriano si è mosso per la prima volta nel ruolo di mediano, al fianco di Vecino: ruolo nel quale non era mai stato provato prima. Per il centrocampista nigeriano si tratta di una novità assoluta. Baroni, nelle interviste recenti, ha assicurato che lui e Castrovilli possono muoversi tranquillamente in quella posizione. Ma a parte la prima ora della trasferta di Firenze, in cui l’ex viola fu schierato al fianco di Guendouzi, fino ad oggi i due centrocampisti arrivati in estate, sono sempre stati utilizzati in posizione avanzata.
Dele – Bashiru ha a sua disposizione una grande occasione. Nel caso in cui riuscisse a dimostrare a Baroni di essere in grado di potersi muovere davanti alla difesa, potrebbe avere più spazio e regalare al tecnico maggiori possibilità di turnazione in un ruolo che, al momento, risulta essere il più scarso dal punto di vista numerico. Nel 4-2-3-1, il tecnico ha alternato sempre Guendouzi, Vecino e Rovella: un ballottaggio a tre per due maglie. Quando si è trovato a fare i conti con l’assenza di Vecino (Lazio-Empoli), ha iniziato e chiuso la partita con i soli due titolari; a Torino, con Guendouzi in dubbio, i biancocelesti rischiavano di trovarsi in grande emergenza.
Dele – Bashiru potrebbe dare una vera e propria svolta alla sua stagione. Essere un’alternativa al trequartista è un conto (in quel ruolo, teoricamente, avrebbe davanti a se Dia, Pedro, Castrovilli e all’occorrenza anche Noslin); diventare un mediano, gli consentirebbe di trovare più spazio e di regalare a Baroni delle possibilità in più. Un ruolo delicato (e nel quale serve una concentrazione massima, oltre ad una pulizia con il pallone tra i piedi che al momento ha dimostrato di avere solo in parte), ma che il nigeriano ha già ricoperto in Nazionale. Un bivio importante per la sua stagione e la sua avventura alla Lazio, iniziata con un gol e un assist in Europa (nella trasferta tedesca contro la Dinamo Kiev), ma caratterizzata anche da qualche lacuna di troppo in campionato.