Lo spagnolo è uno dei grandi protagonisti di questo inizio di stagione: i tifosi lo esaltano, ma c’è un particolare che riporta tutti con i piedi per terra…
E’ diventato a tutti gli effetti l’uomo copertina. Il giocatore sugli scudi, capace di trascinare la squadra nell’ultimo mese e di assurgere a ruolo da protagonista. Dopo aver steso l’Empoli e sbloccato il risultato contro il Nizza, Pedro ha rotto l’equilibrio anche in Olanda, sbloccando il risultato nella sfida contro il Twente, valevole per la terza giornata di Europa League. Un gol più semplice rispetto agli altri (un tocco di piatto da distanza ravvicinata, su assist di Pedro), ma che ha permesso ai biancocelesti di rompere il fortino olandese.
Non contento, nei minuti finali della sfida, ha prima dato il via all’azione del raddoppio, con un lancio millimetrico per Dele Bashiru (che ha poi regalato l’assist a Isaksen), poi, ha sfiorato la terza rete, dopo un contropiede di cinquanta metri, da lui iniziato e concluso. Pedro sta vivendo una seconda giovinezza. In campo sta trascinando i compagni ed è sempre più a suo agio nel ruolo di uomo spogliatoio (è stato lui a consigliare la sostituzione di Tchaouna, scosso dagli insulti razzisti ricevuti).
A 37 anni si sta regalando una stagione molto positiva, alternandosi tra il ruolo di esterno d’attacco e trequartista: posizione che ha ricoperto durante il ritiro estivo e nella quale si trova a suo agio. I tifosi biancocelesti e la dirigenza (che pure in estate aveva sperato di liberarsi del suo contratto oneroso), coccolano lo spagnolo, sperando in nuove prodezze ed esaltandosi del suo attuale stato di forma. Nonostante la non più veneranda età, Pedro sembra reggere alla grande, mostrando tutto il suo spirito ed un‘invidiabile condizione atletica. Ma c’è un dato che spaventa i tifosi biancocelesti e gli addetti ai lavori. Un particolare che deve essere valutato con grande attenzione in vista dei prossimi mesi.
Se da una parte l’entusiasmo intorno a Pedro è sempre più alto, esistono dei numeri che non possono essere sottovalutati e che impongono una riflessione più ampia. Valutazioni che vanno fatte con attenzione, in vista del proseguimento della stagione, che vedrà i biancocelesti impegnati in campionato, Europa League e Coppa Italia. Impegni nei quali servirà l’aiuto di tutti.
La conferma di Pedro sembrava in dubbio in estate, alla luce dell’ultima stagione, nella quale non era riuscito a lasciare il segno. Lo spagnolo, come del resto la stragrande maggioranza dei calciatori a disposizione prima di Sarri e poi di Tudor, si era perso in un modo che sembrava irrecuperabile. Eppure, l’inizio della sua stagione, non sembrava negativo. Pedro, tra ottobre e dicembre dello scorso anno, si era ritagliato un ruolo di primaria importanza negli schemi della Lazio. Un particolare che ha portato alcuni addetti ai lavori, a fare delle riflessioni. “Attenzione, Pedro anche lo scorso anno di questi tempi stava volando”, è stato detto questa mattina nella diretta di Radio Olympia. “Proprio il 25 ottobre, segnò la sua seconda rete in Champions League contro il Feyenoord, poche settimane dopo aver deciso la gara sul campo dei Celtic. Successivamente andò in rete anche in campionato contro il Cagliari, decidendo quella sfida”.
Situazioni molto simili a quelle attuali. “Tre gol tra campionato ed Europa, tutti nello stesso periodo. Non sarà che Pedro, per la sua struttura, in questo periodo dell’anno entra in forma iù facilmente rispetto agli altri?“. La domanda rimbalza nell’etere e porta i tifosi a fare una riflessione. Pedro a 37 anni riesce a fare la differenza, sfruttando una forma che sembra invidiabile: riuscirà a mantenerla alta anche per le prossime settimane? I sostenitori biancocelesti si augurano con tutto il cuore che la risposta sia positiva.