Le valutazioni dei biancocelesti, al termine della sfida contro il Genoa, vinta grazie ai gol di Nolsin, Pedro e Vecino
Dopo il ko contro la Juventus, la Lazio torna al successo, battendo il Genoa allo stadio Olimpico, nella nona giornata di campionato: a decidere la sfida è una magia di Noslin, il quarto gol di Pedro e una prodezza di Vecino, su assist di Nuno Tavares
Lazio – Genoa, le pagelle
Provedel 6,5: Dopo un minuto è costretto ad intervenire con i piedi dopo un corner pericoloso di Martin. Ad inizio ripresda è attento su una bordata di Norton Cuffy. Bravo e attento nelle uscite.
Marusic 6: Terza partita consecutiva, dopo le trasferte di Torino e in Europa League. Nel primo tempo è chiamato spesso ad aiutare Isaksen, nel tentativo di regalargli il raddoppio. Nella ripresa si abbassa e aiuta la linea difensiva. Attento, in una gara comoplicata, che interpreta benissimo.
Mario Gila 6: Come da tradizione, cerca sempre l’anticipo e la ripartenza. Nel primo tempo si fa vedere più in fase offensiva, che in difesa. Nella ripresa prende un giallo assurdo, dopo un contrasto regolare. Esce nel finale.
Patric 6,5: Nel giorno del compleanno di Pino Wilson, scende in campo con il numero quattro e la fascia di capitano. Ha provato ad onorarlo con un guizzo in area avversaria, sfiorando il gol. In difesa fa il suo, bloccando le velleità di Pinamonti.
Nuno Tavares 8: Una furia, come al solito. Sfiora il gol con una botta che passa a pochi centimetri dalla traversa, poi propizia il gol del vantaggio di Noslin, grazie ad una discesa di settanta metri. Poi sfiora ancora il bersaglio grosso, con un tentativo dal limite dell’area che sfiora il palo. Chiude la partita con il sesto assist, per la testa di Vecino.
Guendouzi 6 Torna titolare dopo l’assenza in Olanda. Meno brillante del solito, forse condizionato dalle condizioni precarie.
Rovella 7: Ha coraggio, grinta e polmoni. Rompe il gioco avversario e partecipa alla costruzione della manovra. In più tenta anche delle soluzioni personali. E’ in grande forma, e si vede.
Isaksen 6: Vorrei… ma non posso. O non riesco. Con i suoi scatti mette spesso in difficoltà la difesa del Genoa. Nel primo tempo gli manca il guizzo decisivo. Esce dopo un tentativo pericoloso.
Dia 6: Torna spesso indietro, prova a partecipare alla manovra, aiutando il centrocampo. Nel primo tempo non trova spazi e non riesce ad incidere. Esce dopo un’ora, nella quale incide poco.
Noslin 7: Viene chiamato in campo a sorpresa, dopo il forfait di Zaccagni: impiega dieci minuti (nei quali sbaglia due palloni elementari) per entrare in partita. Poi si scatena: segna un gol bellissimo, grazie ad un concentrato di classe e astuzia: tunnel, dribbling secco e palla all’angolino. Pochi minuti dopo prende un giallo evitabile, che lo condiziona. Esce a dieci minuti dalla fine.
Castellanos 6,5: Nel primo tempo corre tanto, ma non riesce a trovare spazio. Ci prova con una sassata di testa, che si perde sul fondo. Nella ripresa si danna l’anima, sfiora l’eurogol da posizione defilata, poi tenta in tutti i modi di suggere il passaggio. Decisivo in occasione del raddoppio di Pedro.
Pedro 8: Che giocatore. Entra nel momento più difficile, con il Genoa in attacco. Regala un cioccolatino a Tchaouna, poi (dopo un tunnel), chiude la partita, trovando il quarto gol nelle ultime cinque partite
Tchaouna 6,5: Bell’ingresso: fallisce un gol da due passi, dopo una gran giocata di Pedro, poi entra nell’azione del raddoppio e si rende pericoloso in un altro paio di occasioni.
Vecino 7: Esperienza e polmoni al servizio della squadra. Dopo un gol fallito, ne trova uno alla fine, svettando di testa sull’assist di Nuno Tavares.