Lazio, la verità sul mercato: “Ecco perchè Luis Alberto e Immobile sono stati ceduti”

Perche Luis Alberto e Immobile sono stati ceduti in estate? E per quale motivo Lotito ha fatto dichiarazioni nei giorni scorso parlando di mercenari? La ricostruzione…

“Non è stato un ridimensionamento, ma una ripartenza di un nuovo progetto”. Le parole del presidente Lotito e del direttore sportivo Fabiani sulle scelte estive in sede di mercato, hanno fatto discutere. La Lazio ha cambiato l’ossatura della prima squadra: dopo tanti anni ha salutato elementi come Ciro Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson e Cataldi, sostituendoli con giocatori nuovi: più giovani dal meno meno altisonante, ma con uno spirito e una voglia diversa.

Luis ALberto Immobile
La verità sulla cessione di Luis Alberto e Immobile. Ecco cosa è successo in estate – Lalazio.com

Scelte che hanno fatto discutere e che hanno portato alla contestazione estiva. Valutazioni che tornano di grande attualità, alla luce delle recenti parole del presidente della Lazio. Lotito ha ribadito un concetto chiaro: “I mercenari ci sono bastati”: parole che hanno scatenato reazioni dei tifosi e degli addetti ai lavori. “Non doveva dire cose di questo tipo – ha ribadito Daniele Magliocchetti durante un’accesa diretta su Radio Olympia -. Basta parlare di mercenari. Ci sono giocatori che hanno dato tanto alla Lazio: parlarne come di mercenari, è assolutamente sbagliato”.

Luis Alberto, Immobile, Cataldi e la verità sulle cessioni estive

Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione dei tifosi e degli addetti ai lavori e che hanno riportato in ballo una questione ancora irrisolta: perchè in estate sono stati ceduti Luis Alberto, Immobile, Felipe Anderson e Cataldi? La discussione diventa animata e si prova ad andare a fondo: “Lotito ha fatto una valutazione in estate: giusto o sbagliato che sia, nella testa del patron, alcuni calciatori sono stati ritenuti responsabili del caos accaduto lo scorso anno: dai problemi nello spogliatoio all’addio di Sarri. E quelli che sono considerati i principali artefici dei problemi, sono stati messi alla porta”.

Luis Alberto Immobile
La cessione di Luis Alberto e Immobile continua a far discutere – Lalazio.com

Il discorso si fa ancora più chiaro:In un altro momento storico, Lotito avrebbe accettato la partenza di Luis Alberto a quella cifra, dopo che gli aveva appena rinnovato il contratto? Oppure avrebbe accettato senza problemi la cessione di Immobile a tre milioni di euro? O ancora… avrebbe messo Cataldi nelle condizioni di andare via l’ultimo giorno di mercato, nelle stesse condizioni? Il Lotito di una volta, si sarebbe impuntato, avrebbe tirato per le lunghe la questione e magari non avrebbe ceduto alcuni calciatori. Stavolta invece, sin dai primi di luglio, era chiara l’intenzione di fare piazza pulita”.

La scelta è stata quindi punitiva? “Diciamo di si: si sono individuati, a torto o a ragione, i calciatori che erano stati considerati come i ribelli dello spogliatoio e i maggiori responsabili dei problemi accaduti nella scorsa stagione, e si è optato per una cessione: o sono stati ceduti, o sono stati messi nelle condizioni di andare via, o qualcuno ha sperato che accettassero determinate proposte. E alcuni dei cosiddetti indesiderati, sono rimasti, perchè non si sono concretizzate alcune possibilità”. Riferimento a Romagnoli: anche lui lo scorso anno si era esposto con dichiarazioni ed alcune prese di posizione che non erano piaciute. In estate è stato in dubbio e la società aveva pensato ad un possibile addio: che poi non si è concretizzato.

Pedro
Pedro, alla terza stagione con la maglia della Lazio – Lalazio.com

Ma possibile che Luis Alberto e Immobile siano stati considerati al pari dei cosiddetti “mercenari?”. “Se qualcuno pensa che Luis e Ciro siano stati dei mercenari è sbagliato: parliamo di giocatori che hanno scritto la storia della Lazio e metterli in discussione sarebbe assurdo. La storia resta scritta e andrà sempre rispettata. Ma è indubbio che alcuni comportamenti, alcune prese di posizione, alcune parole rilasciate, non sono piaciute alla dirigenza”.

La scelta su Pedro

Il discorso vira su Pedro: “Lui non è mai stato considerato un problema dal punto di vista comportamentale. I dubbi su Pedro erano altri: ci si chiedeva se, a trentasette anni e dopo una stagione come quella passata, era giusto considerarlo ancora un calciatore valido all’interno di un gruppo giovane, che stava ripartendo. Ma Pedro, sin dal primo giorno di ritiro, si è messo nelle condizioni di fare capire che era pronto a rimettersi in discussione, ed ha subito stupito l’allenatore. Non dimentichiamoci che in estate, era stato sempre provato come trequartista alle spalle della punta”.

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