L’ex laziale Luis Alberto segna il suo primo gol in Qatar ed esulta in modo anomalo: un gesto che ha scatenato numerosi comenti sui social
Ha lasciato la Lazio in estate dopo otto stagioni, nelle quali ha fatto impazzire il pubblico biancoceleste a suon di gol, numeri di alta scuola, assist, e giocate da fuoriclasse. Luis Alberto è stato uno dei giocatori più talentuosi che hanno vestito la maglia della Lazio negli ultimi anni. Ha incantato per la qualità delle sue giocate, ha segnato gol belli e decisivi, ha alzato al cielo tre trofei da protagonista: due Supercoppe italiane (nella finale di Riyad contro la Juventus ha sbloccato il risultato con un gran gol) e una Coppa Italia, ed ha accompagnato le sue prodezze con numeri da vero fuoriclasse.
Come ogni calciatore accompagnato da una genialità spesso fuori dagli schemi, è stato anche protagonista di alcuni comportamenti sopra le righe, che lo hanno portato molte volte al centro dell’attenzione. Luis Alberto è stato genio e sregolatezza, classe indiscussa e momenti di poca lucidità; croce e delizia per tutti i tifosi, che ha estasiato a suon di giocate eccezionali e fatto arrabbiare per la poca continuità di rendimento e per qualche comportamento difficile da comprendere.
Luis Alberto, genio e sregolatezza
Se in campo ha collezionato numeri da autentico fuoriclasse (cinquantadue gol e settantanove assist in otto campionati, numeri eccezionali per un centrocampista), fuori dal terreno di gioco si è concesso delle lunghe pause, unite a comportamenti poco comprensibili: come quando decise di non presentarsi in ritiro all’inizio della stagione perchè risentito con la società per il mancato rinnovo del suo contratto, o come quando si lasciò ad andare a dichiarazioni discutibili durante alcune sessione di gaming con alcuni tifosi. Mai banale: sul terreno di gioco e nella vita privata (dopo il primo anno difficile passato nella capitale aveva deciso di mollare tutto e diventare un pittore), lo spagnolo è stato uno dei giocatori che hanno attirato l’attenzione dei media.
Quando mancavano ancora una decina di gare prima della fine dello scorso campionato, annunciò la sua volontà di lasciare il club, forte di un’offerta super arrivata dal Qatar e nonostante avesse firmato un rinnovo pochi mesi prima (anche in questo caso arrivato dopo dichiarazioni forti, pressioni, proteste eloquenti ed un pressing dei suoi manager fuori al Senato nei confronti del patron Lotito). Luis Alberto ha lasciato la Lazio e l’Europa e si è trasferito in Qatar, all’Al-Duhail, formazione guidata dal francese Galtier che sta dominando il campionato. Oggi, venerdì primo novembre, Luis Alberto ha messo a segno la sua prima rete in campionato, nel corso della trasferta sul campo dell’Al-Shamal.
Il primo gol e il gesto che infiamma i tifosi
La squadra di Luis Alberto si è imposta con un secco 6-2 in trasferta ed ha allungato in classifica. Lo spagnolo, che in questa stagione era rimasto all’asciutto, ma aveva comunque messo a referto sette assist nelle prime otto gare di campionato, è stato protagonista di una gara eccezionale. Prima ha propiziato il primo e il secondo gol con due assist (che lo fanno arrivare a quota nove), poi ha realizzato la sua prima rete nel campionato qatariota. Un colpo d’alta scuola: una rasoiata dal limite dell’area che colpisce prima il palo alla destra del portiere avversario e poi si insacca in rete.
Un gol molto atteso per Luis Alberto, che ha deciso di festeggiare la segnatura in un modo del tutto particolare. Dopo un abbraccio in panchina ad un compagno e un inchino, lo spagnolo ha ricopiato il gesto tanto caro ad un suo vecchio compagno: ha infatti mimato il segno del Sergente, che Milinkovic Savic (con il quale aveva formato una coppia molto affiatata in mezzo al campo) faceva ogni volta che segnava una rete.
Molti tifosi hanno iniziato a farglielo notare sui social, scatenandosi in commenti di ogni tipo. Un omaggio ad un suo vecchio compagno, un ricordo della sua esperienza laziale, o un semplice gioco? Luis Alberto continua a incantare e a far discutere. In un campionato decisamente meno competitivo e dove i ritmi sono più bassi, sta incantando. Avrà finalmente trovato la sua giusta dimensione?
