Lunedì sera all’Olimpico, Lazio e Cagliari si affronteranno in un match che, nonostante le differenti posizioni in classifica, si preannuncia avvincente e dal risultato non certo scontato
Il campionato di serie A ha superato il primo quarto di cammino e ha già delineato alcune posizioni sia in testa che in coda, ma come sempre accade in ogni inizio di stagione, alcuni risultati ottenuti da qualche squadra si sono rivelati forse al di sopra delle proprie possibilità. Verona e Udinese, ad esempio, partite molto forte, ora stanno piano piano rientrando nei ranghi di posizioni di classifica più consone alle loro possibilità e aspettative.
Il Cagliari di Davide Nicola sta cercando di trovare ancora una propria identità dopo aver chiuso la campagna acquisti a campionato iniziato e aver perso per infortunio alcuni giocatori fondamentali nello scacchiere dell’ex allenatore di Torino, Salernitana ed Empoli. Un rendimento che stenta a decollare soprattutto in casa, da sempre il fortino di tutte le salvezze conquistate dai rossoblù, mentre in trasferta è riuscito a conquistare punti importanti quanto inaspettati.
A Roma per la prova di maturità
Per l’undicesima giornata di campionato il Cagliari è atteso da una prova molto impegnativa, in casa della squadra forse più in forma del campionato, la Lazio di mister Barone, assoluta sorpresa di questo inizio di stagione. Il Cagliari fino ad ora ha mostrato le cose migliori proprio in trasferta, dove ha ottenuto risultati molto positivi se pensiamo alla brillante vittoria di Parma ottenuta in rimonta per 3-2 e soprattutto al sorprendente quanto meritato pareggio strappato allo Stadium alla Juventus di Motta. Questo perchè Davide Nicola riesce a far giocare la sua squadra molto corta, che si appoggia sulla solidità di una difesa molto affidabile, guidata dall’esperienza di Mina e Luperto. Basti pensare al dato dei gol subiti che, se messi in confronto alla lanciatissima Lazio terza in classifica, fa apparire la compagine biancoceleste soltanto leggermente più solida, con 1,4 gol subiti a partita rispetto ai 1,7 del Cagliari. Un dato che premia quindi l’organizzazione difensiva del sistema di gioco del Cagliari di Nicola.
L’errore che Baroni deve evitare
Non soltanto difesa però. La squadra sarda, nonostante un 4-4-1-1 di partenza, prova sempre con il fraseggio a portare più uomini possibile nella metà campo avversario, tanto che il baricentro medio della squadra è abbastanza simile a quello di una squadra come la Lazio, davvero a trazione anteriore. La Lazio infatti gioca leggermente più avanzata con una media di 52,19 metri contro però l’ottimo 51,17 del Cagliari. Un dato che fa capire come, una volta recuperato il pallone, Nicola chieda ai suoi giocatori di accompagnare l’azione. Augello che spinge a sinistra, Marin che distribuisce il gioco in mezzo al campo, Viola e Gaetano a inventare, per cercare di imbeccare il centravanti Piccoli, mai così decisivo sotto rete come in questo inizio di stagione. Un modo di giocare che porta al vero dato sorprendente se continuiamo a confrontare le due contendenti del prossimo Monday night, quello dei tiri totali in porta. Un numero incredibilmente simile: 13,4 per la Lazio contro i 14 del Cagliari. Ecco che quindi l’errore che l’allenatore biancoceleste Baroni non deve commettere è pensare che il Cagliari venga a Roma per arroccarsi in una partita prettamente difensiva e quindi mandare ancora più allo sbaraglio i suoi uomini. Il Cagliarti di Nicola ha dimostrato infatti di essere in grado di fare una partita certamente difensiva quando affronta squadre sulla carta più forti, ma senza mai disdegnare di provare a fare del male all’avversario.