I biancocelesti ospitano i rossoblù, in un match molto delicato. “C’è un fattore preoccupante su questa Lazio, che molti non prendono in considerazione”
Nove vittorie nelle prime tredici gare stagionali: primo posto in classifica in Europa League e un ruolo da protagonista in serie A: in caso di vittoria contro il Cagliari, nel posticipo del lunedì dell’undicesimo turno, la Lazio agguanterebbe il terzo posto, insieme ad Atalanta e Fiorentina e a soli due punti dalla vetta. I numeri sono tutti dalla parte della squadra di Baroni. “Ma c’è un aspetto che molti sottovalutano e che a me preoccupa”.
A parlare, nel corso di un’accesa diretta su Radio Olympia, è Marco Netri, giornalista di Edipress. “Parto da un presupposto: se oggi ci mettessimo qui a dire che la Lazio è perfetta, che tutto va bene, e che non ci sono cose da migliorare, io sarei in difficoltà. Io nel mio lavoro e nella vita preferisco sempre vedere quello che non va e cercare di migliorarlo, piuttosto che adagiarmi su ciò che si è raggiunto. Nella Lazio di oggi ci sono tante cose che funzionano, ma secondo me bisogna guardare un attimo a ciò che si può fare meglio”.
Lazio, il dato preoccupante: “Credo che la squadra…”
In questo contesto, ci sono aspetti sui quali la squadra di Baroni può e deve ancora migliorare. “Io ho avuto l’impressione che la squadra stia rifiatando e che magari ha perso un pò di brillantezza in alcuni interpreti. Per me contro Genoa e Como, solo per citare le ultime due partite, ha vinto da grande squadra, grazie anche ai suoi interpreti, ma credo che sia meno brillante rispetto all’inizio della stagione. Ma è molto più compatta, attenta: più squadra. Se ti affidassi solo ai singoli avresti meno certezze, perchè saresti solo legato alle prestazioni dei tuoi giocatori. Invece, grazie a questa compattezza, stai crescendo”.
Con il Genoa i biancocelesti hanno vinto 3-0, a Como sono usciti dal Sinigaglia con cinque reti all’attivo. Segnali che sembrano allontanare l’idea di una squadra meno brillante. “Per me non è così – ribatte Netri –. Nuno Tavares a Como ha giocato in accappatoio: ha fatto un assist, è vero, ma l’ho visto molto meno brillante. Così come Guendouzi, che ha risentito del problema al mignolo. Anche Noslin, che è uscito dopo un tempo, era scomparso. Ripeto, sono semplici sensazioni. Non vedo una squadra in difficoltà sulla tenuta, la vedo solo meno brillante. Prima produceva più palle gol, ora è stata bravissima a sfruttare quelle che ha creato. Non è un caso che con il Genoa, ad esempio, la partita la vinci con i cambi. Anche a Como, Lazzari e Tchaouna hanno fatto bene quando sono entrati, perchè hanno dato vivacità. Segno che prima avevi perso un pò di smalto. Nulla di grave per carità, ma secondo me pochi analizzano questa situazione”.
“Si possono vincere anche le partite sporche. Per ora la Lazio…”
C’è anche un altro aspetto che la Lazio di Baroni ha evidenziato in questa prima parte di stagione. “Le partite si possono vincere anche in modo sporco: guardate il Milan a Monza o il Bologna nell’ultimo turno. Fino ad ora la Lazio ha sempre vinto le partite che doveva vincere, le ha vinte tutte bene. Gli manca la vittoria sporca, quella arrivata magari al termine di una gara sofferta. E’ anche vero, che molte volte è stata la Lazio a trasformare le gare sporche, in match semplici. Però ci manca ancora un successo nelle gare che sono diventate complicate. A me fa impazzire una cosa: che questa squadra si diverte in campo. Nei momenti complicati, quando poi la sblocca, prende entusiasmo e magari rischia di fare cinque gol. Ma nel campionato non sempre puoi essere brillante. Ci saranno anche gare complicate: che non riesci a sbloccare. Dove fai più fatica. Devi dimostrare di riuscire a vincere quelle gare. Con il Cagliari potrebbe anche essere una di quelle”.
Con i sardi si annuncia un match molto complicato. Se il Como è una squadra che concede spazi e che ama giocarsela a viso aperto, gli uomini di Nicola prediligono un modo di giocare completamente opposto. “Mi aspetto una partita difficile: il Cagliari dietro è molto debole, ma dalla metà campo in su è una squadra che gioca e che ti può dare molto fastidio. La Lazio deve cancellare la goleada di Como”. Baroni ha studiato una Lazio con almeno cinque cambi rispetto alla squadra che ha giocato e vinto con il Como. A centrocampo tornerà Rovella, mentre Guendouzi dovrebbe giocare la terza gara ravvicinata consecutiva. “Il problema è sempre lo stesso: i pochi cambi al centro. Guendouzi è uno che non si tira mai indietro, e viene spesso preferito ad altri. Io onestamente mi aspetto più Tchaouna al posto di Isaksen. Considero l’ex ala della Salernitana un attaccante, molto più di Isaksen. E considerando che la Lazio sarà chiamata a fare una partita di attacco, forse avrei preferito un cambio. Sono un pò preoccupato per la corsia sinistra, che sarà completamente stravolta: noi con l’asse Nuno Tavares – Zaccagni, abbiamo trovato un grande equilibrio: stavolta non ci sarà nessuno dei due”.