Lavori sull’Olimpica, strade intasate dai cantieri e, dulcis in fundo, due corsie chiuse del Gra nel momento in cui c’era il deflusso dallo Stadio. L’odissea di chi prova ad uscire dall’Olimpico
Una vera e propria odissea, che si sta trasformando, purtroppo, in normalità. I tifosi della Lazio che vanno allo stadio, sono costretti a vivere una situazione assurda: dopo la partita, tornare a casa sta diventando sempre più complicato. Tra traffico, cantieri aperti, lavori e (dulcis in fundo) chiusure inaspettate, i quarantamila presenti allo stadio, hanno vissuto momenti di grande tensione.
Nelle tre storie che andremo a raccontare, c’è un sottile filo conduttore che lega i tre sfortunati protagonisti: il caos e il traffico che li ha costretti a rimanere per ore nel traffico durante il post partita. Nel nostro piccolo esperimento abbiamo preso in esame il percorso fatto da tre tifosi, che uscendo dall’Olimpico, al termine di Lazio-Cagliari, hanno cercato di tornare nelle rispettive abitazioni: tre strade diverse, tre percorsi opposti, ma un unico comune denominatore: il caos e il traffico. Tutti sono rimasti imbottigliati, tutti hanno vissuto una piccola, grande odissea per rientrare a casa.
Odissea traffico: il caos sull’Olimpica
“Ti stanno facendo passare la voglia di andare allo stadio – dice Davide, primo testimone del nostro esperimento – io per tornare a casa ho impiegato quasi un’ora e sono rimasto imbottigliato sull’Olimpica”. In questo caso, a fare la differenza e a portare disagi, sono stati i lavori e il restringimento che da settimane sta condizionando tutti gli automobilisti che percorrono il tratto di strada verso San Giovanni e che va dai Campi Sportivi fino alla Salaria. Un tratto che misura poco più di un chilometro, ma che diventa un inferno. “La fila purtroppo inizia già dalla rampa di immissione della Tangenziale. Ho iniziato a stare in coda dalla Farnesina, e sono rimasto bloccato fino a quando non ho superato il restringimento”.
Peggio, se possibile, è andata a Paolo, che conscio dei lavori sull’Olimpica, per tornare in zana Tiburtina, ha optato per un giro diverso. “Piuttosto che immettermi sulla Tangenziale dalla salita della Farnesina, ho fatto il giro opposto. Ho preso il Lungotevere, per poi girare poco prima di Piazza della Libertà e finire sul Muro Torto. E’ stato un caos assurdo: per fare quella piccola manovra all’altezza del Ministero della Manovra, ho impiegato quasi quarantacinque minuti. Parliamo di un tratto che misurerà trecento o quattrocento metri. E’ assurdo pensare che non si pensi alla gestione del traffico in uscita dallo stadio. In questo modo si fa passare la voglia a tutti. Già andare allo stadio è molto più complicato rispetto a qualche anno fa: tra orari assurdi, anticipi, posticipi, gare spostate in orari impensabili, è difficilissimo stare dietro a tutti. Se poi ci aggiungi questi disagi, diventa un caos totale”.
Due corsie chiuse sul Gra per tagliare i rami: “Assurdo”
Anche Mauro si è trovato in una situazione assurda. Anzi, se possibile, il suo è stato un doppio disagio: “Parto da un presupposto: dovevo arrivare in zona Tuscolana. Ho evitato la Tangenziale, proprio perchè nelle partite precedenti mi ero trovato imbottigliato all’altezza dei Campi Sportivi, ed ho pensato di fare un altro percorso. Ma oltre al danno, mi sono ritrovato anche a fare i conti con una vera e propria beffa”. Mauro evita di salire per l’Olimpica, prosegue su Ponte Milvio, e sale sul Grande Raccordo Anulare dalla Flaminia. “Mi sono trovato imbottigliato due volte. Innanzitutto sulla Flaminia: sia vicino Ponte Milvio, che all’altezza dello svincolo di Via dei Due Ponti. Un traffico assurdo: molti hanno pensato di evitare l’Olimpica e di provare questa strada alternativa, ma non hanno fatto altro che aumentare i disagi”.
Ma il vero problema, si è manifestato dopo. “Ed è stata una vera e propria beffa. Una volta sul Raccordo sono stato bloccato dai lavori di restringimento della corsia. Il nostro caro sindaco infatti, o non ha pensato che centinaia di macchine di tifosi della Lazio si sarebbero riversate sul Gra intorno alle ventitre, ventitre e trenta, o non gli è interessato. Organizzare il taglio dell’erba e restringere due delle tre corsie, in concomitanza con il ritorno dallo stadio di quarantamila persone, è stato assurdo. Il traffico è stato assurdo. Ma è possibile che Gualtieri non abbia pensato a questo problema? Possibile che non abbia pensato che stringere le due corsie in quell’orario portava a disagi incredibili per migliaia di tifosi? Se ci fosse stata una gara della Roma, Gualtieri si sarebbe comportato allo stesso modo?”.