Il tecnico della Lazio è riconosciuto come il vero valore aggiunto di questa squadra, che domina l’Europa League con quattro vittorie su quattro
Un gol straordinario di Pedro nel recupero ha fatto esplodere lo stadio Olimpico ed ha regalato alla Lazio la quarta vittoria consecutiva in Europa League. Una vittoria eccezionale, contro una squadra di grande valore, sconfitta nel finale, grazie ad un atteggiamento propositivo e voglioso, fino alla fine. Un successo che lancia la Lazio.
Una vittoria che scatena l’entusiasmo di tifosi, cronisti e addetti ai lavori. “Lo scorso anno si parlava di famiglia, ma ognuno si faceva i ca**i suoi. Quest’anno è un’altra cosa”, dice Paolo Signorelli in diretta su Radio Olympia. “Io ero scettico, non pensavo che si potesse arrivare a questi livelli. Ma alla fine ha avuto ragione la Lazio, con le scelte fatte. Abbiamo un campione come Pedro: facciamogli una statua, o a Formello o fuori Trigoria a questo punto. Novantacinque minuti a correre, avanti e indietro: una diagonale pericolosissima, e il gol nel finale, che tutto era tranne che semplice. Uno spettacolo”.
Una squadra in testa alla classifica in Europa e al terzo posto in campionato. “La Lazio di oggi fa sognare. Io spero solo che a gennaio possa arrivare un altro rinforzo a centrocampo, dove siamo più corti, perchè a questo punto io inizio a credere in qualcosa che non avrei mai pensato. Una volta che sto in ballo, voglio ballare. Ma questa squadra è un gruppo incredibile. Baroni sta facendo qualcosa di grande. Il momento più bello è quando alla fine Baroni, sull’1-1 diceva a tutti di andare avanti e attaccare. Una questione di mentalità”.
Sugli scudi, il tecnico della Lazio Marco Baroni, paragonato agli allenatori che nella capitale erano stati osannati dai tifosi di Lazio e Roma: “Mourinho faceva gli show, ma poi sul campo non si inventava nulla. Lui è un lavoratore: ha rodato tutti, ha dato spazio a tutti, fa sentire tutti importanti e tutti sono felici di giocare per questa Lazio. Lui ha un’umiltà eccezionale, che a qualcuno da addirittura fastidio. Sarri ci diceva che la Coppa era un fastidio, bene Baroni ci fa capire che si può giocare ovunque e farci vivere serate coì. Meraviglioso”.
Pensiero condiviso da James Wilson. Il figlio dell’ex capitano biancoceleste gongola: “E’ stata una partita difficilissima. Il Porto è una squadra vera. La Lazio ha giocato una partita perfetta. La squadra mi stupisce ogni giorno di più. Non mi resta che fare i complimenti a Baroni, che dal punto di vista tattico ha fatto le scelte giuste, cambiando il centrocampo. Tante cose belle, stupende e ci godiamo questo momento. Adesso, l’appetito vien mangiando. Io che sono un sognatore, come faccio a non pensare in grande? La squadra è unita, non si tira mai indietro. Guardate come è entrato Pellegrini, lottando su ogni pallone. Anche Gigot, in un test difficile, ha fatto benissimo. Lui e Romagnoli hanno annullato il capocannoniere dell’Europa League. Abbiamo fatto e vinto una partita da Champions”.
La Lazio ci ha creduto fino alla fine: “L’aspetto più bello è che hai attaccato fino alla fine. Ci hai creduto. Ma anche con un pareggio sarebbe stata una prestazione super. E adesso cominciano ad essere tante le partite dove stai facendo bene. Siamo arrivati ad un terzo della stagione. Dobbiamo fare i conti con la realtà. Tolta la gara di Udine, l’unica che abbiamo sbagliato, siamo sempre cresciuti. Ci godiamo tutto quello che sta succedendo, ma la testa ora deve andare subito al Monza. Con questa voglia di sacrificarsi, si possono raggiungere tanti risultati”.
Ancora più diretto Mauro Simoncelli: “Lo possiamo dire che questa squadra è forte? Che l’asticella l’abbiamo alzata? Io non so come andrà a finire la stagione, ma oggi questa squadra è forte, forte, forte. Punto. Questo è un risultato fondamentale per credere nella nostra forza. Il Porto era la partita più difficile affrontata fino ad oggi e hai vinto. Questa può essere anche una partita importantissima per far crescere la mentalità e la convinzione di questa squadra. Questa è la classica partita che può rappresentare una piccola svolta”. Le emozioni vissute allo stadio Olimpico sono state straordinarie. “Vivere queste gare allo stadio, è fantastico. I minuti finali prima del gol, l’Olimpico era una bolgia: si era imbizzarrito. Quello che è successo dopo il gol ripaga di anni e anni di sofferenze. Si canta, si balla, si soffre e si gode insieme. E questo, insieme al risultato sul campo è una delle cose più belle da vivere. Guardate la classifica: è meravigliosa, come l’ambiente che ci circonda”.