Prima dell’attuale regista biancoceleste, qual era stato l’ultimo a giocare in quel ruolo nella Lazio e a disputare un match in azzurro?
Una notizia attesa da tempo e che si è concretizzata nella serata di venerdì otto novembre. Nicolò Rovella è stato convocato da Luciano Spalletti in Nazionale. Il giusto premio per uno dei calciatori che più si sono messi in evidenza in questo scorcio di stagione. Un giusto riscontro alle prestazioni del mediano biancoceleste, protagonista di un ottimo avvio in campionato e in Europa League.
Rovella è diventato un punto fermo di Marco Baroni, che lo ha saputo rilanciare, affidandogli le chiavi del gioco. “Lui e Guendouzi sono intercambiabili ed interpretano il ruolo in modo unico – ha dichiarato nei giorni Dario Marcolin – non li trovi mai nella stessa posizione: uno basso uno alto, uno che chiude in area e uno dietro, uno che attacca e uno che resta più indietro. Ma una volta lo fa Guendouzi e una volta lo fa Rovella. Questa cosa non la fanno tutti. Quando i giocatori ti portano in giro, non dai riferimenti, è come se togliessi la terra sotto i piedi degli avversari ed è li che vinci la partita”.
I numeri di Rovella e le recenti prestazioni, hanno convinto Spalletti a chiamarlo in azzurro, nonostante l’abbondanza nel reparto. Il ct ha infatti inserito il nome del laziale insieme a quelli di Nicolò Barella (Inter), Davide Frattesi (Inter), Niccolò Pisilli (Roma), Samuele Ricci (Torino), e Sandro Tonali (Newcastle). La Lazio torna ad avere un mediano in azzurro dopo diversi anni. Nelle ultime stagioni infatti, tra i convocati dei vari ct azzurri, ci sono stati diversi difensori (su tutti Acerbi, campione d’Europa nel 2021, quando vestiva la maglia della Lazio), numerosi trequartisti (come ad esempio Mauri e Candreva) e attaccanti (Ciro Immobile è ancora oggi il centravanti in attività con più gol in Nazionale ed ha vinto anche lui il titolo europeo nel 2021 in Inghilterra). Ma per tornare a vedere un mediano, giocare una gara in azzurro, bisogna tornare indietro di almeno quattordici anni.
Tra i centrocampisti centrali (esclusi quindi esterni e mezze punte), che hanno giocato diverse gare in azzurro, ricordiamo Roberto Di Matteo (settantaquattro presenze in Nazionale), Diego Fuser (venticinque partite) ed in passato Luciano Re Cecconi e Lionello Manfredonia. Strana la storia di Fabio Liverani, chiamato in azzurro l’estate in cui lasciò la Lazio per trasferirsi alla Fiorentina. Recentemente un altro mediano è stato convocato a Coverciano per uno stage, senza però esordire: si tratta di Danilo Cataldi, che ha disputato quarantacinque minuti di un test (non ufficiale) contro San Marino e non conteggiato tra le presenze.
Un altro mediano (o regista) ad aver vestito la maglia della Nazionale in una sfida ufficiale, è stato Cristian Ledesma, convocato da Cesare Prandelli nel 2010. Lui, nato in Patagonia, ma naturalizzato italiano, è stato chiamato a vestire la maglia azzurra nella sfida contro la Bulgaria. L’ultimo è stato invece Marco Parolo, che ha disputato anche gli Europei del 2016, giocando titolare numerose sfide e segnando un calcio di rigore contro la Germania. Da quel momento in poi nessun centrocampista centrale laziale (esclusi quindi trequartisti, ali d’attacco e mezze punte), hanno avuto l’onore di vestire l’azzurro. Rovella sogna di poter esordire in azzurro. Ha vestito le maglie delle nazionali giovanili (ventuno presenze con l’Under 21, della quale è stato anche capitano) ed ora spera nel grande salto. La crescita con la Lazio lo ha portato a Coverciano. Ora starà a lui confermarsi.