Le valutazioni dei biancocelesti di Marco Baroni al termine della sfida con il Monza, valevole per la dodicesima giornata di campionato
Quarta vittoria consecutiva per la Lazio, che dopo aver sconfitto Genoa, Como e Cagliari, si impone anche sul campo del Monza. A decidere la sfida contro gli uomini di Alessandro Nesta è un gran gol di Zaccagni a fine primo tempo. Una vittoria sofferta, voluta fino alla fine e portata a casa nonostante alcune scelte discutibili dell’arbitro.
Provedel 6: Titolare sul campo dove lo scorso anno (nonostante fosse tornato a disposizione) Tudor gli preferì Mandas. Fa da spettatore nei primi quarantacinque minuti, preoccupato solo da un paio di tentativi di Mota. Nella ripresa mette i brividi per un paio di uscite solo accennate. Ma regge, come tutta la difesa.
Marusic 6,5: Alla seconda da titolare, dopo la sfida con il Porto. Limita al minimo le sortite offensive e francobolla Maldini.
Mario Gila 6: Torna a riprendersi il centro destra del reparto arretrato, dopo la panchina con il Porto. Dopo due minuti perde una palla pericolosissima al limite dell’area, che porta al tiro Mota. Si riscatta con un paio di anticipi su Djuric. Lucido, fino alla fine.
Romagnoli 7,5: Era reduce dalla settimana più intensa della sua avventura laziale, iniziata con la fascia di capitano indossata domenica scorsa e dal gol segnato con il Porto. Davanti al suo idolo Nesta lotta contro Djuric e Mota, che imperversa dalla sua parte e non fa toccare un pallone ad entrambi. Gioca una gara di grande personalità, senza commettere errori. Prestazione da leader.
Nuno Tavares 6,5: La convocazione in nazionale lo ha ulteriormente galvanizzato: copre, riparte, prova a servire i compagni, raddoppia su Mota: gioca un primo tempo di grande spessore. Ad inizio ripresa mette un pallone invitante per Dia, che non ci arriva per un soffio. Cala alla distanza ed esce quando dalla sua parte si accende Pereira.
Guendouzi 6,5: Lotta come un leone, prende qualche colpo e prova a darne. Cuce il gioco e permette a Vecino di sganciarsi con maggiore frequenza. Partita di grande intensità.
Rovella 7: Festeggia la convocazione in Nazionale con una prova super. L’ennesima di una stagione eccezionale. Ruba palloni, riparte, e regala qualità. Onnipresente in fase difensiva e propositivo in attacco, dove cerca anche una conclusione (ben parata da Turati). Vive un momento di forma straordinario.
Vecino 6,5: Per metterlo in campo, Baroni stravolge il 4-2-3-1 che lo aveva portato al terzo posto. Si inserisce spesso in attacco e regala muscoli alla linea mediana. Si arrabbia con Isaksen, quando non riesce a servirlo davanti al portiere: era li, anche in quell’occasione.
Pedro 6,5: Continua ad avere l’argento vivo addosso. Grazie ad un pallone rubato a Bianco, apre l’azione del gol di Zaccagni. Decisivo anche stasera. Regge un’ora, poi lascia spazio a Isaksen.
Dia 6: Torna a muoversi da centravanti, come in alcune gare europee. Turati gli toglie la gioia del gol, respingendo a mano aperta una conclusione ravvicinata, poi non arriva su una palla di Nuno Tavares. Esce dopo un’ora.
Zaccagni 7,5: Primi venti minuti così così, con qualche errore in appoggio. Poi si accende, colpisce un palo e dalla stessa mattonella fa partire un tiro secco, forte e preciso, che spacca l’equilibrio. Quinto gol stagionale, il secondo consecutivo in campionato. Esce dopo 65′.
Castellanos 5,5: Quando un attaccante entra nel finale e ha due occasioni per chiudere la partita davanti al portiere, almeno una la deve mettere dentro.
Isaksen 6: Entra nel momento più difficile: prova un paio di ripartenze che avrebbero meritato maggior fortuna.
Pellegrini 6: Entra per arginare Pereira: fa bene il suo lavoro.
Noslin 6: Solo un’incertezza, su una palla a centrocampo. Entra bene.
Gigot sv: In campo nel finale. In tempo per vedersi fischiare una punizione pericolosa per un fallo che non aveva commesso.