Con l’arrivo del mercato di gennaio i biancocelesti saranno chiamati a fare una scelta in un reparto attualmente sguarnito: “C’è un identikit perfetto…”
L’appetito vien mangiando, al pari della voglia di continuare a sognare. La Lazio che domina la scena, dall’alto del primo posto in classifica in Europa League (con quattro vittorie su quattro gare) e del secondo posto in campionato (al pari di Inter, Fiorentina e Atalanta) e davanti a Juventus e Milan, fa impazzire i tifosi e regala sensazioni positive in vista del proseguimento della stagione. La squadra ha risposto presente ed ha dato ottime risposte in ogni zona del campo. Ma c’è un unico reparto, dove i tifosi sperano in un investimento.
“La Lazio sta andando benissimo, ma spero che il presidente della Lazio a gennaio non si giri dall’altra parte e porti un bel centrocampista, che completi il reparto“, ha detto Paolo Signorelli ai microfoni di Radio Olympia, regalando un vero e proprio appello alla dirigenza biancoceleste. “Di solito si va sul mercato quando c’è la possibilità di migliorare qualcosa. Questa è una squadra che sta volando e io ora non vorrei avere rimpianti. Se un anno va male, è quasi inutile provare a raddrizzarlo a gennaio. Ma quando le cose stanno andando bene, basterebbe davvero poco per dare la spinta in più. A questo punto l’appetito vien mangiando, e le vittorie possono essere ancora di più”.
Baroni sta facendo gli straordinari, con soli tre centrocampisti di ruolo (che alterna con continuità) e due adattati: Castrovilli, che non regala fiducia dal punto di vista della tenuta fisica e Guendouzi. “Il primo, poverino, si è fermato ancora ed è un incognita. Troppi dubbi fisici lo accompagnano purtroppo. Il secondo può essere utile in certe partite, quando si aprono gli spazi, ma in altre, come quella di Monza, non può giocare. Anche Baroni se n’è accorto: tropo acerbo”, ribadisce Signorelli. I numeri confermano questa tesi.
Guendouzi ha collezionato quattordici presenze per un totale di oltre 1200 minuti (con un gol e un assist): stesse presenze, ma con un minutaggio leggermente inferiore per Rovella, che in quattordici gare ha giocato 983 minuti. Alle loro spalle c’è Vecino: tredici gare per 730 minuti. Dietro i tre titolari scelti da Baroni, c’è il vuoto: 381 minuti per Dele Bashiru, mentre Castrovilli (che nei giorni scorsi si è operato al menisco e che spera di rientrare dopo la sosta, per riprendere la preparazione) ha giocato solo 120′. Numeri che testimoniano la necessità di intervenire in quel ruolo.
Pensiero condiviso da Daniele Magliocchetti, che ribadisce: “L’identikit è già stilato: alla Lazio non serve un metronomo o un palleggiatore, bensì un giocatore di gamba, che corra in mezzo al campo. Un pò come fanno Rovella e Guendouzi. Il giocatore ideale resta Folorunsho, anche perchè non comporterebbe problemi in lista. E vi dico di più: si tratta di un giocatore che Baroni conosce benissimo, che ha allenato due volte, sia alla Reggina che al Verona. Con l’attuale tecnico della Lazio è arrivato ad essere convocato per gli Europei, e nella rosa avrebbe anche Noslin che conosce e con il quale ha giocato insieme”. Operazione fattibile? Per Daniele Magliocchetti, non ci sarebbero problemi: “De Laurentiis sarebbe ben disposto a liberarsi di un giocatore che Conte non vede proprio e che gli consentirebbe di risparmiare sull’ingaggio. Per la Lazio sarebbe un affare”.
Ma c’è anche chi non la pensa allo stesso modo: “Il Napoli e De Laurentiis sarebbero ben disposti a provarsi di Folorunsho di fronte ad una grande offerta, ma oggi, alla luce anche della classifica attuale, non lo regalerebbero mai alla Lazio, che di fatto si trova a fare lo stesso campionato del Napoli. Paradossalmente De Laurentiis sarebbe molto iù ben disposto a prestarlo a club che non rappresentano dei competitor del Napoli. A meno chela Lazio non si presentasse con una super offerta. Ma voi ce lo vedete Lotito che a Gennaio va dal Napoli ad offrire soldi veri per Folorunsho?”. La domanda resta nell’etere…