Il ct azzurro Luciano Spalletti ha elogiato in conferenza stampa la prestazione di Rovella dopo la partita vinta con il Belgio
Non è stata una partita “banale”, quella con la quale Nicolò Rovella è riuscito a coronare il sogno di esordire con la nazionale maggiore. Luciano Spalletti ha mandato in campo dal primo minuto il centrocampista della Lazio nella sfida di Nations League con il Belgio, allo Stadio Re Baldovino di Bruxelles. E lui ha risposto alla grande, facendo vedere a tutti quanto sia stata meritata questa chiamata.
Una partita vinta dall’Italia grazie al gol di Tonali, ma anche per merito di una prestazione collettiva di altissimo spessore contro i Red Devils. Una gara di corsa e sacrificio, che ha visto proprio nei mediani la massima espressione.
Se il match winner è stato infatti l’azzurro a coprire più chilometri (11,686) al termine della sfida, Rovella (pur giocando di meno visto che al 34′ della ripresa è stato sostituito da Locatelli) è colui che si è piazzato subito dietro sul secondo gradino del podio (10,48).
Il solito Nicolò, insomma, quello che non rappresenta certo una sorpresa per i tifosi della Lazio, ma che invece ha fatto stropicciare gli occhi a chi probabilmente non lo conosce così bene in ambiente azzurro.
Luciano Spalletti e l’elogio di Rovella
Tra questi non c’è chiaramente Marco Baroni, che lo ha messo al centro del progetto della Lazio. E non c’è sicuramente nemmeno Luciano Spalletti, che nella conferenza stampa post-partita ha elogiato il lavoro svolto del centrocampista biancoceleste, mettendo in evidenza ai “distratti” le caratteristiche del ragazzo, le stesse che lo hanno portato a chiamarlo e a dargli fiducia dal primo minuto in un match così importante.
“Rovella – ha spiegato il ct – ha dei numeri dal punto di vista di corsa che sono una cosa importantissima. Cioè è uno che non ti lascia mai un centimetro, uno che ha proprio questa tigna addosso”.
Il ragionamento di Spalletti è poi andato avanti: “Assomiglia molto a Locatelli lui come modo di fare. È un mediano davanti alla difesa che non fa passare neanche uno spillo e poi da un punto di vista di qualità è pulito come calciatore. Siamo andati a prendere qualcosa di più in questi ruoli con questi calciatori qui. E per noi diventa tantissima roba per quello che deve essere la nostra ricerca di gioco“.
Insomma, buona la prima per Nicolò Rovella. E con questi presupposti c’è da stare certi che sarà la prima di tante.