Lione retrocesso per debiti: “Se i controlli ci fossero in Italia, ecco chi rischierebbe”

L’esperto in esclusiva: “Ecco cosa succederebbe alle società italiane nel caso in cui i controlli fossero stringenti come in Francia”

Cosa accadrebbe in Italia se i controlli fossero gli stessi ai quali si è sottoposto il Lione? E perchè i revisori dei conti delle squadre italiane non si comportano allo stesso modo, accendendo un faro sulla situazione in cui vertono alcuni club nostrani? Esiste la possibilità che i nostri club vengano sottoposti a controlli sullo stato di salute dei propri bilanci e nel caso, chi rischierebbe la retrocessione in serie B? Queste alcune delle domande che molti tifosi si stanno ponendo, dopo la clamorosa notizia arrivata dalla Francia e che coinvolge l’Olympique Lione, retrocesso in serie B in modo preventivo a causa dei troppi debiti accumulati.

Lione retrocesso
Lione retrocesso per debiti: se in Italia ci fossero gli stessi controlli, chi rischierebbe? – Lalazio.com

Il Lione è uno dei club più famosi e vincenti della Ligue One. La società francese ha dominato la scena nei primi anni duemila, prima dell’esplosione del Paris Saint Germain, vincendo sette scudetti, cinque Coppe di Francia, una Coppa di Lega e otto Supercoppe Francesi. Negli ultimi anni il club (attualmente in mano allo statunitense John Textor) ha accumulato una mole debitoria spaventosa. Nell’ultimo bilancio aveva comunicato un debito di 505,1 milioni di euro. Cifra che ha portato le autorità francesi a prendere una clamorosa decisione.

La retrocessione preventiva del Lione in serie B: decisione shock

La DNG (Direction Nationale du Contrôle de Gestion) responsabile del monitoraggio e della supervisione dei conti delle squadre di calcio professionistiche francesi, ha annunciato una durissima sentenza nei confronti del club: al Lione è stato vietato di poter ingaggiare calciatori nel prossimo mercato di gennaio e verrà sottoposto ad un duro controllo sugli stipendi dei calciatori. In più, per la prima volta nella storia, la società è stata punita in modo preventivo con una retrocessione precauzionale. In pratica, la DNG ha confermato che il club, difficilmente sarà nelle condizioni di poter colmare il debito accumulato ed ha deciso di punirlo con la retrocessione nella serie cadetta.

Lione
La retrocessione preventiva del Lione in serie B: decisione shock – La Presse Foto – Lalazio.com

Una decisione clamorosa, anche alla luce della classifica attuale. L’Olympique Lione è infatti quinto (se il campionato finisse oggi sarebbe qualificato per la prossima edizione dell’Europa League), a diciotto punti: a meno uno dal Lille (che oggi disputerebbe i preliminari Champions) e a meno due dal Marsgiglia di De Zerbi, attualmente al terzo posto e qualificata in Champions League. Il club sembra destinato alla retrocessione. Potrebbe salvarsi ad una sola condizione: riuscendo in questi mesi a migliorare la situazione finanziaria del club.

Quali club italiani rischierebbero la B come il Lione?

Cosa succederebbe in Italia se i controlli fossero altrettanto severi e gli enti preposti si comportassero come la DNG francese? Difficile fare paragoni, ma dagli ultimi bilanci pubblicati dai club italiani, emergono delle situazioni cristallizzate e che potrebbero tranquillamente essere paragonate a quelle del Lione. Numerose le società che hanno ufficializzato dei bilanci in rosso, con cifre spaventose.

Secondo l’ultima analisi dei bilanci dei club, effettuata da Calcio e Finanza, emerge un quadro clamoroso: le società italiane hanno accumulato debiti per 3,3 miliardi. “Un dato allarmante nel quale spiccano le esposizioni di Inter (807 milioni), Juventus (791 milioni) e Roma (688 milioni)”, scrive il sito specializzato nei conti delle società professionistiche. Cosa accadrebbe quindi ai club italiani se il cerchio venisse stretto? “Se Premier e Serie A applicassero alla lettera le norme, toccherebbe fare una fusione per avere un numero di squadre decente in grado di giocare un campionato”, scherza Giuseppe Vasapollo, commercialista ed esperto in bilanci.

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Quali club italiani rischierebbero la B come il Lione? – Lalazio.com

Battute a parte, la situazione risulta essere piuttosto grave: “Se nel Regno Unito e in Italia venisse applicato il regolamento come stanno facendo in Francia ora con l’Olimpique Lione ci ritroveremmo con la metà delle squadre.
Per me è finito tutto quando disapplicarono e cancellarono la norma del pareggio di bilancio nel Financial Fair Play:
è morto tutto in quel momento. Da quel momento hai dato ai club la possibilità di fare quello che volevano.
Il pareggio obbligava i club a spendere quanto incassavano: pensate ai club più indebitati che abbiamo letto nella classifica di Calcio e Finanza e immaginate cosa sarebbe successo se avessero potuto spendere la metà di quello che hanno realmente speso. Che posizione in classifica avrebbero occupato? Purtroppo le attuali norme sono antisportive e totalmente lesive della libera concorrenza”, conclude Vasapollo.

 

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