Il terzino destro si sta mettendo in evidenza in serie cadetta a suon di ottime prestazioni. Ma il suo cognome divide il mondo biancoceleste. E c’è chi, sui social, è arrivato a chiedere a Lotito di non confermarlo…
Un ragazzo di ventuno anni che cerca disperatamente di farsi spazio nel mondo del calcio professionistico: che ha visto nella Lazio una società in grado di farlo sbocciare e che ora si sta mettendo in evidenza in serie B, con la speranza di bruciare le tappe e lanciarsi nel calcio che conta. Vista con occhi disincantati, la storia di Romano Floriani Mussolini, sembra una favola destinata a chiudersi con un lieto fine. Ma quando c’è di mezzo la Lazio, il romanticismo viene spesso accantonato, per lasciare spazio e giudizi di altro tipo.
Romano Floriani Mussolini sembra un predestinato. Dopo gli anni nel settore giovanile, il terzino destro ha fatto esperienza, salendo velocemente le gerarchie: lo scorso anno il prestito in C al Pescara di Zeman, quest’anno la promozione in B con la Juve Stabia: sempre da protagonista. Sempre in crescendo. La Lazio, che il prossimo anno sarà chiamata a rinnovare il suo parco terzini, cerca proprio un esterno destro affidabile: a sinistra Nuno Tavares e Pellegrini regalano ampie garanzie; a destra bisognerà capire le intenzioni di Marusic che a giugno prossimo vedrà il suo contratto andare in scadenza e alla soglia dei 33 anni potrebbe cercare nuovi stimoli.
Floriani Mussolini e la battaglia social
La promozione di Floriani Mussolini in prima squadra sembra scontata (la Lazio si ritroverebbe in casa un terzino pronto, in grande ascesa e in grado di lasciare il segno in questa prima parte di stagione nel campionato cadetto), ma alla luce dell’enorme clamore mediatico che la sua storia si sta trascinando, non ci si può stupire di nulla. Giornali, radio e social si sono scatenati: il suo è un cognome che non passa inosservato e per molti rappresenta uno scoglio difficile da superare. Alcuni tifosi della Lazio (gli stessi che per anni hanno chiesto che la politica uscisse dal mondo del calcio) sono arrivati a creare dei veri e propri gruppi, pronti a chiedere al club di non tesserarlo.
Accompagnati da un tafazzismo, a tratti inspiegabile, sono proprio molti sostenitori biancocelesti, a creare una sorta di polverone mediatico: qualcuno è arrivato anche a chiedere a Lotito, nel suo ruolo di senatore, di non accostare il nome del club a quello di Mussolini. Romano prova a non dare peso alle polemiche e guarda avanti. “Queste cose legate al mio cognome non mi interessano. Ci sarà sempre qualche pregiudizio, ma il mio lavoro non c’entra e a me non pesa… La gente parlerà sempre, io sono per le sfide: se devo far chiudere la bocca a chi ha pregiudizi sul mio cognome, lo faccio”.
I numeri di Romano Floriani Mussolini
Con la maglia della Juve Stabia si sta mettendo in evidenza come uno dei terzini più continui del campionato cadetto: ha collezionato tredici presenze in campionato (su tredici gare): tutte dal primo minuto. Ha collezionato un assist (per il gol del decisivo 2-1di Adorante contro la Sampdoria) ed è stato uno dei giocatori che più si sono messi in evidenza nella Juve Stabia di Pagliuca, che oggi si trova a quota 17, a pari punti con club molto più attrezzati come Brescia, Palermo e Bari e ad un solo punto dalla Cremonese ed in piena corsa promozione.
Ha firmato un contratto con la Lazio fino al 30 giugno del 2026. Il club ne monitora la crescita e al termine di questa stagione deciderà il suo futuro: potrebbe rientrare alla base (con un nuovo contratto) o potrebbe essere inserito in qualche trattativa. Il suo nome circola da tempo tra gli addetti ai lavori: non sarà difficile trovare un club pronto a scommettere sulla sua esplosione. Sarà la Lazio?