Dalla ripresa del campionato in poi, i biancocelesti saranno chiamati ad un tour de force spaventoso: quaranta giorni ricchi di gare, scontri diretti e test verità: da giocare con il fiato sospeso
Qualcuno l’ha già definito il mese della verità: quello che chiarirà, molto probabilmente il valore e le ambizioni definitive della squadra biancoceleste, protagonista di un inizio di stagione straordinario. Dopo la pausa per gli impegni delle nazionali, i biancocelesti saranno chiamati ad un piccolo, grande tour de force. Una serie di impegni ravvicinati che regaleranno molte risposte e delineeranno in modo chiaro, il futuro della squadra.
Dieci partite in poco più di un mese: un calendario di ferro che permetterà a Baroni di capire che ruolo potrà occupare la Lazio in questa stagione. “Adesso non dobbiamo parlare troppo né farci travolgere dall’euforia. Massacrarci di lavoro ci ha portato così in alto. Abbiamo fatto bene in Europa e in campionato, ma siamo solo all’inizio”, ha detto Pedro, rimarcando che, “i veri esami arriveranno tra poco con i big match”. Il calendario porterà infatti i biancocelesti ad affrontare, una dopo l’altra, tutte le big del torneo.
In quaranta giorni Castellanos e compagni se la vedranno con il Bologna, due volte con il Napoli, e poi con Inter, Atalanta e Roma. Non ci sarà spazio per respirare: gli impegni ravvicinati porteranno la Lazio a misurarsi con le sue possibilità e a cercare di superare ogni tipo di limite. Per Baroni sarà l’occasione di testare il valore della rosa e di trovare le risposte che cerca. Il tecnico spera di avere tutti a disposizione: di non dover fare i conti con l’emergenza e di poter scegliere tra tutti i componenti della rosa. Ad oggi l’unico, vero dubbio, riguarda Castrovilli, che potrebbe recuperare ed essere a disposizione per l’ultima parte di questo terribile mini ciclo.
Si partirà domenica prossima, 24 novembre con la sfida al Bologna di Italiano, rivelazione dello scorso campionato e in netta crescita. dopo un inizio di stagione balbettante. Per la Lazio sarà uno scontro diretto delicato, che affronterà dopo gli impegni dei nazionali: da verificare ci saranno le condizioni di Castellanos (l’ultimo a tornare dall’Argentina) e Dia, sul quale verranno sciolti i dubbi legati alle sue condizioni fisiche dopo l’annuncio della federazione senegalese del contagio da malaria. A distanza di quattro giorni da Lazio-Bologna, i biancocelesti affronteranno allo stadio Olimpico il Ludogorets in Europa League. Altri tre giorni, poi la trasferta di Parma, contro i gialloblù di Pecchia.
Dal 5 dicembre al 5 gennaio, per gli uomini di Baroni ci sarà un vero e proprio mese di fuoco: i biancocelesti affronteranno due volte nel giro di tre giorni il Napoli: il 5 dicembre per gli ottavi di finale di Coppa Italia, mentre l’otto, al Maradona, in campionato. Dopo quattro giorni (il 12 dicembre) la temibile trasferta in Olanda contro l’Ajax, preludio alla sfida (in programma il 16 dicembre) contro i campioni d’Italia dell’Inter. Poi (il 21 dicembre), la trasferta a Lecce, prima di un ulteriore terribile doppio impegno che chiuderà il girone d’andata: il 28 dicembre la Lazio ospiterà l’Atalanta di Gasperini allo stadio Olimpico, mentre alla vigilia dell’Epifania (il 5 di gennaio) arriverà il derby con la Roma:
Nove partite in quaranta giorni: nove gare difficilissime da affrontare con il fiato sospeso e con la massima attenzione. Nei prossimi quaranta giorni si deciderà il futuro della Lazio e sarà possibile capire, in modo ancora più perentorio, che ruolo potrà ricoprire la squadra di Baroni in questo campionato. Nove gare per delineare il proprio futuro: per confermare i buoni propositi evidenziati nella prima parte di stagione e per allontanare i dubbi di chi considera i biancocelesti una meteora.