Come stanno i due calciatori dopo i problemi evidenziati in nazionale? Saranno a disposizione di Marco Baroni per la sfida contro il Bologna?
La sosta per le gare delle nazionali non regala buone notizie per Marco Baroni. Prima lo stop di Boulaye Dia, fermato dal Senegal alla vigilia della sfida con il Burkina Faso, poi quello di Nuno Tavares, costretto a fermarsi poco prima del match con la Croazia. I due gioielli dell’ultima campagna acquisti (protagonisti di un inizio di stagione straordinario) sono tornati a Roma, per sottoporsi a delle visite di controllo.
Saranno a disposizione di Baroni per la sfida con il Bologna, valevole per la tredicesima giornata di campionato e in programma domenica alle 20:45? Il dubbio resta alto: alla luce delle ultime novità. Boulaye Dia è rientrato in Italia ed è stato controllato dallo staff sanitario biancoceleste. E’ stato sottoposto ad analisi specifiche per verificare le sue condizioni, dopo il comunicato della federazione senegalese, che aveva parlato di Malaria. Sin dall’inizio, lo staff medico biancoceleste aveva palesato dei dubbi. La malaria infatti ha dei tempi di incubazione che oscillano tra i sette e i quindici giorni. Incompatibili con il viaggio del calciatore in Africa.
Quando si sarebbe ammalato Dia? Il professor Ciccozzi, in esclusiva ai nostri microfoni, aveva ipotizzato un possibile contagio durante la precedente sfida del Senegal, immaginando che il calciatore, non avendo alcun tipo di segnale, avesse gestito l’emergenza. Ma i dubbi rimanevano. Il dottor Rodia, medico sociale dei biancocelesti, aveva ipotizzato un falso allarme: “Può succedere che si tenda a sopravvalutare, tante volte nella medicina è meglio fare una diagnosi peggiorativa che non una diagnosi superficiale”. Il club non ha emesso nessun comunicato sulle condizioni del calciatore, che oggi però non si è visto a Formello. Nessun allenamento, nessuna seduta agli ordini di Marco Baroni. “Contiamo di poterlo reinserire subito nel gruppo”, aveva detto Baroni. Al momento la sua speranza è stata disattesa.
Nessuna novità anche su Nuno Tavares. Il portoghese è tornato in Italia, dopo l’esperienza con la nazionale portoghese. Il ct Roberto Martinez lo aveva fatto esordire nei minuti finali della sfida con la Polonia: è entrato all’88’ al posto di Nuno Mendes ed ha collezionato (recupero compreso) sei minuti. Sembrava destinato a giocare dal primo minuto il match con la Croazia, secondo impegno dei lusitani, ma a poche ore dal calcio d’inizio del match si è fermato. Le notizie arrivate dal Portogallo sono state confuse e poco chiare: si è passati dal problema al ginocchio al fastidio muscolare, fino alla mialgia (spiegata nel dettaglio dal professor Francesco Franceschi in esclusiva ai nostri microfoni).
Il portoghese non si è sottoposto a nessuna visita di controllo. Il motivo resta avvolto nel mistero: semplice precauzione, attesa, volontà di aspettare qualche giorno: è probabile che Nuno Tavares venga controllato domani. La speranza del club biancoceleste è che si tratti di un semplice affaticamento muscolare, e che il terzino sia stato in grado di gestirlo. Domani se ne saprà di più. I due calciatori saranno quindi in campo domenica per la sfida contro il Bologna? Difficile dirlo. Per Baroni e per tutti i tifosi, altre ventiquattro ore di attesa.