Il tecnico della Lazio studia due possibili formazioni per affrontare il Bologna: tutto dipenderà dalla presenza o meno di Dia e Nuno Tavares
Che Lazio vedremo contro il Bologna? Quali scelte farà il tecnico dei biancocelesti Marco Baroni? Riuscirà a schierare Dia e Nuno Tavares in campo dal primo minuto? Sceglierà nuovamente il modulo con due attaccanti centrali o, come è già accaduto a Monza, opterà per il 4-3-3? Numerosi dubbi albergano nella testa del tecnico biancoceleste. Riflessioni che si trascinerà fino alla vigilia del match contro gli uomini di Vincenzo Italiano.
Per la Lazio la sfida di domenica rappresenta il primo ostacolo di un ciclo terribile: Baroni vuole iniziare con il piede giusto, contro un avversario in ripresa e che nelle ultime settimane ha scalato posizioni in classifica. I biancocelesti hanno chiuso il ciclo precedente con la vittoria di Monza, che ha proiettato Zaccagni e compagni al secondo posto. Il tecnico della Lazio vuole verificare la crescita mentale della squadra, anche alla luce delle difficoltà che giorno dopo giorno si stanno moltiplicando.
I due dubbi principali (sulla presenza o meno di Boualye Dia e Nuno Tavares) verranno sciolti nei prossimi giorni. Oggi i due calciatori non si sono visti nel centro sportivo di Formello. Il centravanti ha fatto dei test medici, per chiarire le sue condizioni di salute dopo lo stop imposto dalla federazione senegalese (che aveva parlato di malaria), ma ha saltato l’allenamento. Baroni si augurava di riaverlo immediatamente a disposizione. Nuno Tavares non si è presentato nè a Formello, nè a Villa Mafalda: nessun test fisico, nessuna visita di controllo. Il dubbio sulla sua presenza domenica prossima, è molto alto.
Motivo che porta Baroni a valutare la possibilità di studiare due Lazio distinte: la prima che prevede la presenza del terzino portoghese e del centravanti senegalese. La seconda, senza i due giocatori attualmente in dubbio. Nel caso in cui il tecnico biancoceleste potrà disporre sia di Dia che di Nuno Tavares, sembra scontata la conferma del 4-2-3-1: il modulo che ha portato la Lazio in alto.
Nuno Tavares completerebbe la linea difensiva con Marusic (favorito su Lazzari), Mario Gila e Romagnoli. Rovella e Guendouzi (avversari domenica al Meazza nel match tra Italia e Francia) si muoverebbero sulla mediana, con Pedro (favorito su Isaksen), Dia e Zaccagni alle spalle di Castellanos. Una Lazio che tornerebbe all’antico, con due attaccanti centrali, due esterni e Nuno Tavares in difesa. Chiaramente, nel caso in cui uno dei calciatori non dovesse recuperare, sarebbero pronti come sostituti Luca Pellegrini (nel ruolo di terzino sinistro in caso di forfait di Nuno Tavares) e Isaksen, che si muoverebbe sulla destra, con Pedro in mezzo, qualora Dia non fosse a disposizione.
Lo scenario cambierebbe in caso di doppio forfait: se Nuno Tavares e Boulaye Dia alzassero contemporaneamente bandiera bianca, la situazione cambierebbe. Baroni potrebbe modificare l’assetto base, riproponendo la Lazio, sul modello di quella vista a Monza: con tre attaccanti e tre centrocampisti. Un 4-3-3 più equilibrato, ma altrettanto offensivo. In questo caso, con Pellegrini terzino sinistro al posto di Nuno Tavares ed il resto del reparto arretrato confermato (Gila, Romagnoli e Marusic), il centrocampo verrebbe composto dal terzetto visto a Monza: Rovella in regia, con Guendouzi sul centro destra e Vecino come mezz’ala sinistra. In attacco il tridente verrebbe composto da Pedro a destra, Zaccagni a sinistra e Castellanos come punta centrale. Idee, pensieri e valutazioni che potranno essere modificate già a partire da domani. Baroni avrà le idee più chiare sulla presenza o meno dei due giocatori in dubbio.