Con Matías Vecino in campo è tutto più facile per mister Baroni: la sua versatilità permette di cambiare facilmente la Lazio
A volte basta davvero poco: un passo avanti o uno indietro per cambiare volto alla squadra. Quando hai in campo un giocatore come Matías Vecino, tutto diventa più fluido a livello tattico.
Il centrocampista uruguaiano rappresenta l’arma segreta di Baroni, capace di muoversi tra il 4-3-3 iniziale, studiato in estate, e il 4-2-3-1 utilizzato per integrare Dia o un uomo più offensivo a supporto di Castellanos. Il confine tra i due sistemi è sottile, quasi impercettibile, e Vecino è il perno attorno a cui ruotano entrambe le soluzioni.
Matías è il giocatore perfetto per interpretare sia il ruolo di mezzala che quello di punto di riferimento avanzato del centrocampo. Da un lato porta muscoli e fisicità alla mediana, dall’altro garantisce inserimenti, visione e qualità sulla trequarti. Per Baroni è un punto fermo, tanto da permettergli di alternare le due opzioni anche a gara in corso.
Non a caso, il tecnico aveva sottolineato questa flessibilità del suo assetto di gioco: “In campo, gli esterni e la punta restano invariati, ma in mezzo possiamo variare un vertice basso o alto, con un calciatore più o meno offensivo. È una scelta che si adatta all’evoluzione della partita“.
Grazie a Vecino, la Lazio può partire con un sistema e trasformarlo rapidamente, chiedendo semplicemente all’uruguaiano di aggiustare la sua posizione. E se le circostanze lo richiedono, Baroni ha sempre la possibilità di modificare le caratteristiche degli interpreti, inserendo un giocatore più fisico o più offensivo.
Non sorprende, dunque, che Vecino abbia conquistato subito un ruolo chiave anche nella nuova Lazio targata Baroni. La sua capacità di adattarsi a qualsiasi contesto e situazione lo rende indispensabile, come dimostrano i numeri: tra campionato ed Europa League, è uno dei più utilizzati dal tecnico, con 7 presenze da titolare e 6 subentri.
Il gol segnato contro il Genoa è la conferma di quanto riesca a lasciare il segno, indipendentemente dal momento in cui viene chiamato in causa.
Vecino è l’uomo che sa farsi trovare pronto. Da mezzala o agendo sulla trequarti, dall’inizio o a gara in corso, il suo contributo non cambia. Una garanzia per Baroni, una certezza per la Lazio. Ecco perché domani, contro il Bologna, dovrebbe partire dal primo minuto.