Con l’esultanza dopo il gol segnato al Bologna, Gigot ha caricato i tifosi della Lazio e li ha fatti innamorare
Un ginocchio a terra, pugno sul cuore e poi un colpo deciso al petto accompagnato da un urlo liberatorio: così Samuel Gigot si è preso la Lazio. Un gol che ha acceso i tifosi, un’esultanza che ha parlato di forza, orgoglio e spirito guerriero.
C’è chi sui social lo ha visto come un gladiatore del Colosseo, chi come un cavaliere d’altri tempi, o persino uno spartano pronto alla battaglia. Lui, però, ci mette un altro simbolo: lo spirito del leone. “È sempre stato il mio animale preferito“, ha raccontato ai microfoni di Lazio Style Radio.
Eppure, quella di domenica non era nemmeno destinata a essere la sua partita. Baroni lo ha mandato in campo dopo l’intervallo, quando un problema muscolare ha fermato Romagnoli.
Da lì, Gigot è diventato protagonista inaspettato, sbloccando una gara complicata nonostante la superiorità numerica. Sul corner di Zaccagni, si è mosso con tempismo perfetto, “alla Immobile”, per colpire di testa sul secondo palo. Poi, la corsa verso i compagni e quell’esultanza che ha conquistato tutti.
Gigot, da sorpresa estiva a leader
La storia di Gigot con la Lazio inizia lo scorso settembre, quando è arrivato quasi in sordina, unico innesto d’esperienza in un mercato che ha puntato principalmente sui giovani.
Un acquisto figlio di incastri di mercato, con il Bologna che, prendendo Casale, ha di fatto spalancato le porte al difensore francese. All’epoca, tra i tifosi del Marsiglia prevaleva l’euforia per la sua cessione, mentre a Roma si parlava poco del valore di un giocatore che, fino a pochi mesi prima, portava al braccio la fascia di capitano dell’OM.
Indossare quella fascia al Vélodrome non è un dettaglio. Serve carisma per guidare una piazza così passionale, e Gigot ha mostrato la stessa forza ogni volta che è sceso in campo con la Lazio. Ancora presto per un bilancio tecnico-tattico, ma dal punto di vista caratteriale ha già dimostrato di essere un combattente. In ogni duello, anche rischiando, non si è mai tirato indietro, lasciando sempre un segno.
Il primo gol da leone biancoceleste è arrivato, insieme a un messaggio chiaro: Samuel Gigot non è solo un acquisto, ma un leader in costruzione. E con quella grinta, si è già preso la Lazio.