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Come eravamo, Lazio-Ludogorets 2013-2014: quando Reja punì Felipe Anderson

La prossima partita della squadra biancoceleste per la manifestazione continentale evoca non proprio un bel ricordo. Una inaspettata eliminazione dalla classifica e un episodio controverso

La lanciatissima Lazio di Marco Baroni affronta domani i bulgari del Ludogoters per la quinta giornata della fase campionato di Europa League. Dopo quattro vittorie in quattro partite disputate, i biancocelesti sono in testa alla classifica provvisoria e vogliono continuare a punteggio pieno il loro cammino per blindare quella qualificazione nelle prime otto posizioni che garantirebbe il passaggio immediato agli ottavi di finale a eliminazione diretta.

Come eravamo, Lazio-Ludogorets 2013-2014: quando Reja punì Felipe Anderson – Lapresse.com

Lazio e Ludogorets si affrontano per la terza volta sempre nella stessa competizione europea. I primi due incontri erano validi per i sedicesimi di finale a eliminazione diretta di Europa League e la squadra, allora allenata da Edy Reja, fu eliminata in maniera rocambolesca dopo aver perso la gara d’andata in casa e pareggiato quella di ritorno in Bulgaria.

Una stagione non facile

La Lazio comincia la stagione 2013-14 con la coccarda sul petto della Coppa Italia, vinta soltanto qualche mese prima in finale contro la Roma, vittoria che sarà per sempre ricordata come lo “scudetto di Roma”. Le aspettative sono molto alte per la squadra allenata ancora dal tecnico svizzero Vladimir Petkovic. Con gli acquisti della sessione estiva del portiere Berisha, dei difensori Novaretti e Vinicius e dei centrocampisti Felipe Anderson e Biglia, oltre l’attaccante Perea, la rosa sembra abbastanza omogenea per ben figurare sia in Italia che in Europa, dopo che l’ anno precedente la Lazio fu eliminata ai quarti di finale dell’Europa League in maniera alquanto sfortunata.

Una stagione non facile – Lapresse.com

La stagione invece si rivela piuttosto complicata soprattutto dopo l’uscita della notizia del possibile passaggio dell’allenatore alla guida della nazionale svizzera. Dopo la pesante sconfitta contro il Verona in trasferta il presidente Lotito decide di richiamare Edy Reja per guidare la squadra biancoceleste. La squadra rialza la testa in campionato prima di affrontare i sedicesimi di finale di Europa League, sulla carta abbordabile contro i poco conosciuti bulgari del Ludogorets Razgrad.

Partita da dimenticare

La Lazio, seconda nel girone di qualificazione dietro i turchi del Trabzonspor, affronta il 20 febbraio allo stadio Olimpico per la prima volta il Ludogorets. In uno stadio semivuoto l’allenatore friulano opta per un massiccio turn over pensando di venire comunque a capo della partita che invece si rivelerà piena di insidie. Un calcio di rigore fortunatamente sbagliato, dopo pochi minuti di gioco, dal centrocampista bulgaro Dyakov, avrebbe dovuto svegliare i biancocelesti, che invece continuano a disputare una partita con poco mordente. La scelta di Reja di fare turnover (Klose, Radu, Biglia e Lulic gli unici titolari) si rivela controproducente perché i rincalzi, Anderson e Keita su tutti, si rivelano non all’altezza dei titolari, ma ancor di più perché non trasmette al gruppo la giusta dose di motivazioni. E giustamente, all’ultimo minuto del primo tempo, arriva anche il gol del Ludogorets che manda le squadre negli spogliatoi tra i fischi dei seimila presenti.

Partita da dimenticare – Lapresse.com

Nel secondo tempo la Lazio prova a svegliarsi dal torpore, ma i bulgari fanno capire perchè sono la squadra rivelazione di questa edizione dell’EL. Ci pensa però Dyakov a regalare ancora una possibilità ai biancocelesti e, dopo aver sbagliato il rigore iniziale, provoca lui stesso un penalty che potrebbe portare la Lazio al pareggio. Ma il brasiliano Felipe Anderson si fa ipnotizzare dal portiere avversario Stoyanov che riesce a neutralizzare il tiro poco convinto dell’attaccante della Lazio. Nell’occasione l’allenatore della Lazio si è peraltro arrabbiato platealmente in campo perchè il rigorista designato è sempre stato Biglia, ma Anderson ha voluto calciare ugualmente il rigore. La sostituzione del brasiliano, arrivata qualche minuto dopo per far posto a Candreva, è sembrata una vera e propria plateale punizione decisa dallo stesso Reja. La Lazio non riesce a riprendere la partita, che risulterà decisiva per la qualificazione, anche se il ritorno in Bulgaria dimostrerà che poteva tranquillamente qualificarsi al turno successivo visto l’andamento rocambolesco del match che la condannerà invece all’eliminazione. 

Published by
Mauro Simoncelli
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