Per tre volte la Lazio ha affrontato squadra bulgare all’Olimpico in competizioni Uefa: i precedenti non sono confortanti
“Ecco a voi, i bulgari!” Una frase che – come riportato sul Corriere dello Sport – risuonava nei momenti comici di Mai Dire Gol negli anni Novanta, quando Aldo, Giovanni e Giacomo interpretavano i grotteschi artisti circensi, seguita dall’irresistibile “rabbrividiamo!” di Marina Massironi.
Ma stavolta, a Roma, i brividi non sono per il divertimento, bensì per il bilancio tutt’altro che positivo che la Lazio ha contro le squadre bulgare in competizioni UEFA all’Olimpico. Tre precedenti, una sola vittoria e due sconfitte, una delle quali proprio contro il prossimo avversario europeo, il Ludogorets.
Era il 20 febbraio 2014 quando il Ludogorets, nei sedicesimi di Europa League, zittì i pochi presenti all’Olimpico: appena 7.000 spettatori videro Roman Bezjak segnare il gol decisivo per i bulgari.
La Lazio, allora guidata da Edy Reja, era arrivata imbattuta alla fase a eliminazione diretta, ma quella sconfitta per 1-0 (con tanto di rigore fallito di Felipe Anderson) pesò come un macigno. Non bastò il rocambolesco 3-3 nel ritorno a Razgrad per ribaltare il verdetto.
Lazio, i precedenti contro le squadre bulgare
Cinque anni prima, un’altra sconfitta, seppur meno dolorosa, contro il Levski Sofia. Era il 17 dicembre 2009, ultima gara di un girone già deciso con entrambe le squadre eliminate. La Lazio, sotto la guida di Davide Ballardini e con un ampio turnover (d’altronde era già eliminata), cedette 1-0 all’Olimpico. A firmare il successo per i bulgari fu Hristo Yovov, in una serata dal sapore amaro per i biancocelesti.
Per ritrovare l’unica vittoria casalinga della Lazio contro una squadra bulgara bisogna tornare indietro al 15 settembre 1993, nei 32esimi di Coppa UEFA. In quella sfida contro il Lokomotiv Plovdiv, i biancocelesti di Dino Zoff si imposero con un netto 2-0 grazie ai gol di Casiraghi e Cravero. Anche nel ritorno in Bulgaria la Lazio replicò con un altro successo, sigillando un doppio trionfo.
Era un’altra epoca, quando i “bulgari” erano solo un avversario di caratura inferiore da affrontare sul campo, e non un sinonimo di temibili ricordi come quelli scolpiti nella memoria dell’Olimpico.
Oggi la Lazio si trova di nuovo faccia a faccia con il Ludogorets. E se il passato suggerisce cautela, il presente offre alla squadra di Baroni un’opportunità: riscrivere una storia recente che, almeno finora, è stata spesso indigesta. Un trend da ribaltare, magari con un nuovo sorriso da aggiungere a quello del 1993.