Le valutazioni dei biancocelesti al termine della sfida contro il Ludogorets, valevole per la quinta giornata di Europa League
Il Ludogorets continua ad essere una delle bestie nere della Lazio in Europa League: dopo aver eliminato i biancocelesti nella competizione europea del 2014, i bulgari fermano la Lazio anche oggi, imponendo alla squadra di Baroni, che era reduce da quattro vittorie consecutive il pareggio. All’Olimpico finisce 0-0, dopo una traversa di Guendouzi e un clamoroso rigore non concesso per fallo su Isaksen. L’arbitro, richiamato al Var, decide di non intervenire.
Ecco le pagelle della sfida dello stadio Olimpico, che ha visto gli uomini di Baroni pareggiare contro il Ludogorets. Spicca le prove di Guendouzi. Noslin non pervenuto.
Lazio-Ludogorets, le pagelle
Mandas 6: Quarta partita consecutiva da titolare: Baroni lo ha ormai promosso a portiere di Coppa. Partita da spettatore non pagante, si fa apprezzare solo per un dribbling ai danni di un avversario nel primo tempo.
Marusic 5,5: Continua ad essere il terzino più impiegato (per minutaggio in stagione). Parte sulla fascia destra e cerca l’intesa con Tchaouna. La cosa migliore del primo tempo, è una chiusura su Son dopo dieci minuti. Nel finale prova a sganciarsi sulla sinistra, non riuscendo a trovare il guizzo.
Gigot 6: Cerca sempre l’anticipo, spesso in scivolata: quando gli riesce crea superiorità, quando è poco pulito o poco attento, si becca il giallo (come nella ripresa) o di lasciare un buco centrale (come a metà primo tempo).
Patric 6: Torna in campo dopo quasi un mese. Non giocava in campionato dal 31 ottobre, quando a Como segnò un gol fondamentale per il successo dei biancocelesti. Lotta fino alla fine e protesta (da capitano) contro l’arbitro. Nessuna sbavatura.
Luca Pellegrini 6: Alla seconda consecutiva dal primo minuto dopo la sfida con il Bologna. Attacca con continuità sulla fascia sinistra, alternandosi con Pedro e Noslin: mette in mezzo gli unici due cross degni di nota del primo tempo. Esce all’intervallo dopo aver preso un giallo.
Vecino 5,5: Un pò per la poca concorrenza (Castrovilli e Dele Bashiru sono ai box), un pò per le prestazioni che sta sfoderando, l’uruguaiano gioca la quinta gara consecutiva. Non brilla e non trova il guizzo giusto.
Guendouzi 6,5: E’ l’ultimo a mollare. Un suo tiro dalla distanza si schianta sulla traversa. Poteva essere il guizzo decisivo.
Tchaouna esce all’intervallo
Tchaouna 5: Tanto impegno, tanta corsa, ma poca qualità: strozza un tiro dopo quindici minuti, poi sbaglia la rifinitura per Noslin (calciando con troppa potenza): prende un giallo per un errore di Guendouzi in uscita.
Dia 6: Inizia muovendosi alle spalle di Noslin, ma sbatte contro un muro. A metà primo tempo Baroni lo sposta in avanti e in cinque minuti crea due occasioni: in entrambe le occasioni i suoi tiri, vengono respinti dal portiere. Esce all’intervallo.
Pedro 5,5: Parte largo sulla sinistra, ma a metà primo tempo si accentra: ha sui piedi la palla migliore della prima frazione, ma davanti al portiere si allunga troppo il pallone. Nella ripresa si muove tanto, non sempre nel modo giusto.
Noslin 5: Era l’uomo più atteso alla vigilia. Baroni aveva promesso di farlo giocare solo in un ruolo, per non creargli confusione: parte centravanti, poi si sposta a sinistra. Ad inizio ripresa si piazza largo a destra e finisce come trequartista alle spalle di Castellanos. In nessuna di queste posizione riesce a lasciare il segno.
Isaksen 6: Entra nella ripresa al posto di Tchaouna per regalare vivacità sulla destra. Ci riesce poco, ma si era comunque procurato il sacrosanto rigore, che solo l’arbitro Strukan non vede.
Castellanos 5: Staffetta con Dia: entra nell’intervallo per trovare spazio in attacco. Si fa notare solo per una (inutile) trivela.
Lazzari 6: Il solito: corsa, dinamismo, tanta buona volontà, ma sul più bello e quando deve trovare la giocata finale, si perde: manda sopra la traversa un buon pallone in area.
Rovella 6: Regala vivacità, ma contro un muro non era facile. Prende un giallo evitabile.
Zaccagni sv: In campo per l’assalto finale. Pochi palloni a disposizione.