Esordio dal primo minuto in Europa per Noslin: l’ex attaccante del Verona guiderà l’attacco contro il Ludogorets. Il tecnico Baroni ha in mente un piano per rilanciarlo
L’Europa League di Tijjani Noslin inizierà ufficialmente stasera. L’ex attaccante del Verona ha collezionato fino ad oggi solo tre minuti nel torneo europeo, rimediando un’espulsione nella sfida d’esordio contro la Dinamo Kiev: Noslin era entrato da pochi minuti in campo ed è stato pizzicato dal direttore di gara nell’area di rigore ucraina, a colpire un difensore avversario. Una sbracciata (fatta con l’evidente intenzione di liberarsi dalla marcatura dell’avversario) che gli è costata cara: espulsione diretta e tre giornate di squalifica.
Una stangata che non gli ha consentito di scendere in campo contro Nizza, Twente e Porto, privando il tecnico Baroni di una risorsa importante per il turnover. L’ex attaccante del Verona scalpita: ha voglia di tornare protagonista e di riprendersi la scena. In questo inizio di stagione ha alternato momenti positivi a lunghe pause. Ha segnato due gol in campionato, ma non sempre è riuscito a lasciare il segno, finendo ai margini.
Noslin, dalla salvezza al Verona alle difficoltà nella capitale
In estate è stato l’innesto più oneroso del mercato biancoceleste. Il presidente Lotito lo ha acquistato dal patron del Verona Setti pagando una cifra di nove milioni di euro. Somma alla quale vanno aggiunti dei bonus per altri nove milioni (non tutti facilmente raggiungibili). Una cifra che, paradossalmente, si è rivelata controproducente: ha aumentato le aspettative nei suoi confronti, portando i tifosi a giudicarlo frettolosamente. Baroni lo ha voluto fortemente. Lo scorso anno a Verona lo aveva lanciato a gennaio ed aveva beneficiato delle sue giocate per raggiungere una salvezza che sembrava insperata.
Noslin arrivò a Verona nel mercato di gennaio e fino al termine della stagione è stato il protagonista assoluto della risalità gialloblù. In diciassette gare ha segnato cinque gol ed ha collezionato quattro assist: tutti decisivi. Dopo la salvezza, ha seguito il tecnico nella capitale, per iniziare una nuova avventura: la più stimolante della sua carriera. In estate ha giocato spesso nel ruolo di attaccante centrale, alternandosi con Castellanos. Nelle prime due giornate di campionato è stato utilizzato come attaccante esterno di destra: con il Venezia, all’esordio, aveva regalato qualche strappo: un cross per il centravanti argentino, il guizzo che ha portato al calcio di rigore realizzato da Zaccagni e un paio di discese. Ad Udine, nella seconda giornata, si è eclissato.
Due gol in campionato: ma i continui cambi di ruolo lo penalizzano
Dalla terza giornata in poi, Baroni ha cambiato modulo, passando al 4-2-3-1: Noslin si è accontentato delle briciole. Dopo l’espulsione con la Dinamo Kiev ha trovato il primo gol in campionato, sul campo del Torino: un guizzo da tre punti. Con il Genoa allo stadio Olimpico, è stato chiamato all’improvviso per sostituire l’influenzato Zaccagni, sfoderando una prova super, arricchita da una magia: il numero che ha portato al gol del vantaggio. Da quel momento in poi però, si è nuovamente eclissato: titolare con Como e Cagliari, ma in entrambe le sfide è stato sostituito all’intervallo, poi un quarto d’ora a Monza e la panchina con il Bologna, unico giocatore del reparto offensivo a non essere stato utilizzato.
Noslin, come confermato più volte dallo stesso Baroni, è stato sballottato in una realtà completamente nuova. A Verona era un punto di riferimento di una squadra in lotta per salvarsi; a Roma è diventato uno dei tanti giocatori di una squadra che sta stupendo tutti. Al festival biancoceleste vuole iniziare a partecipare anche lui. E con un ruolo più centrale. Baroni lo protegge, lo coccola: vuole rilanciarlo. Ha in mente un piano per metterlo nelle migliori condizioni possibili.
La garanzia Baroni: il piano del tecnico per il rilancio di Noslin
Ieri in conferenza stampa si è preso la responsabilità per l’inizio di stagione titubante del suo pupillo. “È un ragazzo giovane – ha dichiarato in conferenza stampa – arrivato in una piazza importante. Lui ha tanta disponibilità, io non gli ho creato le condizioni migliori per giocare. Per questo ora cercheremo di centrarlo in ciò che sa fare bene: presto lo scopriremo. Noslin – ha ripetuto Baroni – ha grandissima qualità ed è un grande professionista. Ci sarà la possibilità di vederlo all’opera, purtroppo la squalifica l’ha penalizzato. Due ruoli li ha sicuri: potrebbe partire centrale. Lui tende ad accentrarsi, è molto bravo vicino alla porta. A me non piacciono gli esterni con piede sulla linea, laterali ci vanno i nostri terzini. Lui sa stare bene al centro”. Stasera lo vedremo muoversi da punta centrale: da attaccante puro. ruolo che a Verona ha ricoperto più volte.
Dall’inizio del campionato è stato alternato in più posizioni: ha esordito largo a destra, con la Fiorentina ha giocato dietro alla punta centrale, con il Torino è entrato nel finale per fare il centravanti, mentre con Genoa, Como e Cagliari è stato utilizzato al posto di Zaccagni. Un’alternanza che ha finito per penalizzarlo. Noslin può ricoprire più ruoli, ma al momento non ha ancora trovato sicurezza e continuità. Con il Ludogorets può essere la sua occasione. Verrà supportato da Dia, che si muoverà alle sue spalle e avrà ai lati Tchaouna e Pedro. Baroni e tutti i tifosi della Lazio si aspettano un guizzo: per iniziare al meglio l’Europa League e regalare un segnale della sua presenza.