Il tecnico dei biancocelesti costretto agi straordinari in vista della trasferta del Tardini: le due assenze porteranno l’allenatore a scelte inedite
Dimenticare il pareggio con il Ludogorets, che non ha permesso al tecnico di raggiungere le cinque vittorie consecutive in Europa e battere il record di Inzaghi e Pioli, e ripartire in campionato: questo l’obiettivo di Marco Baroni in vista della trasferta sul campo del Parma, gara valida per la quattordicesima giornata di campionato. Il tecnico biancoceleste inizierà a preparare la gara del Tardini solo domani, giorno di rifinitura: oggi la squadra ha fatto un lavoro specifico dopo gli sforzi di ieri.
Oltre alla normale gestione delle forze, l’allenatore della Lazio dovrà fare i conti anche con alcuni problemi di formazione. In vista della trasferta di Parma, il tecnico biancoceleste rischia di dover fare a meno di tre titolari: giocatori indispensabili per il suo calcio: Vecino (uscito malconcio dalla sfida con i bulgari), Dia (che ha una caviglia gonfia, dopo un colpo subito in Europa League) e Nuno Tavares, che non sarà rischiato al Tardini.
“Dia ha chiesto il cambio, ha subito una brutta distorsione alla caviglia: speriamo bene per le sue condizioni”, ha detto il tecnico ieri in sala stampa rispondendo alle domande sulle condizioni dei due calciatori. Su Dia, Baroni ha confermato di aver scelto di sostituirlo perchè “non riusciva a camminare”. Su Vecino invece Baroni ha chiarito che la sostituzione si era resa necessaria a causa di un “problema muscolare”. Problemi che, a meno di quarantotto ore dalla trasferta di Parma, mettono a serio rischio la loro presenza al Tardini.
Difficile pensare che i due possano recuperare: ipotizzabile una doppia assenza, che porterà il tecnico a scelte difficili e a proporre una Lazio completamente inedita. Nelle recenti uscite in cui ha dovuto fare a meno di uno tra Dia e Castellanos, Baroni ha sempre optato per il modulo 4-3-3: ma la contemporanea assenza del senegalese e del mediano uruguaiano, rende impossibile l’utilizzo di questo schema. Baroni si ritrova senza uno dei tre mediani che rendono possibile l’attuazione del 4-3-3. Con i soli Guendouzi e Rovella a disposizione e con Dele Bashiru in non perette condizioni (con il Ludogorets è rimasto in panchina, dopo aver saltato due allenamenti alla vigilia), è quasi certa la conferma del 4-2-3-1.
Mai come stavolta, Baroni si trascina tanti dubbi: soprattutto per la composizione del reparto offensivo. In difesa e a centrocampo infatti, le scelte sembrano scontate. In porta, dopo l’utilizzo di Mandas con il Ludogorets, tornerà Provedel; la linea centrale sarà composta da Alessio Romagnoli e Mario Gila, entrambi in panchina nel turno di Europa League. Sulle fasce Lazzari e Pellegrini, che sono stati alternati ieri, giocheranno dal primo minuto, con Marusic unica alternativa in panchina. Nuno Tavares cercherà di recuperare per la sfida di Coppa Italia contro il Napoli.
Scontata la coppia di centrocampo: con Castrovilli ancora ai box, Vecino out e Dele Bashiru in non perfette condizioni, toccherà alla rodata coppia composta da Rovella e Guendouzi. Da valutare le condizioni del nigeriano, che aveva saltato l’allenamento di martedì e la partitella in famiglia di mercoledì per un problema fisico. Con il Ludogorets è rimasto in panchina: se dovesse recuperare potrebbe entrare in corsa per una maglia, o sulla linea mediana o in attacco. In caso di conferma del 4-2-3-1, e fermo restando l’utilizzo di Castellanos per il ruolo di punta centrale, ci sono poche certezze per i tre giocatori che si muoveranno alle spalle dell’argentino.
Sei giocatori si giocano infatti tre maglie: in ballottaggio ci sono Isaksen, Tchaouna, Pedro, Noslin, Zaccagni e Dele Bashiru. Partiamo dalle certezze: Zaccagni sarà il padrone della fascia sinistra: il capitano è rimasto a riposo contro il Ludogorets e scalpita: ha deciso sia la gara con il Monza, che quella con il Bologna (gol e assist) e tornerà a guidare l’attacco. A destra nessuna certezza tra Isaksen e Tchoauna: nessuno dei due ha particolarmente brillato contro il Ludogorets. Il francese ha giocato il primo tempo, non riuscendo a mettersi in mostra. Il danese, nel suo unico squillo, si era procurato il rigore, che solo l’arbitro non ha visto, sorvolando anche dopo il richiamo del Var.
Isaksen è in leggero vantaggio, ma non sono da escludere sorprese. Potrebbe rientrare in corsa Pedro, che è anche in ballottaggio con Noslin e Dele Bashiru per una maglia da trequartista centrale. Lo spagnolo sta giocando con continuità, ma nelle ultime uscite ha dimostrato di aver perso un pò di brillantezza. Baroni lo sta facendo giocare tantissimo e (forse) avrebbe bisogno di rifiatare. Se dovesse partire dalla panchina, potrebbe avere un’altra chance Noslin. L’olandese ha steccato la sfida con il Ludogorets. Era tra i più attesi, ma è stato incapace di lasciare il segno. Baroni, che lo ha protetto, potrebbe concedergli un’altra chance a Parma. Resta sempre valida l’ipotesi Dele Bashoiru, sempre che il nigeriano stia bene. Il ruolo da trequartista dietro la punta è quello che gli si addice di più e al Tardini potrebbe ritrovare la maglia da titolare in campionato dopo diverse partite. L’ultima volta accadde a Udine: era agosto e la Lazio di Baroni doveva ancora esplodere. Oggi cerca conferme… e tre punti fondamentali!.
Probabile formazione (4-2-3-1) : Provedel; Lazzari, Mario Gila, Romagnoli, Pellegrini; Rovella, Guendouzi; Isaksen (Tchaouna), Pedro (Noslin), Zaccagni; Castellanos.