Un erede di una delle famiglie più ricche e nobili del Veneto, sarebbe già in possesso di un piccolo pacchetto di azioni del club: “Con lo stadio per il club ci sarebbe una svolta”
Continua ad esserci un grande fermento intorno alla Lazio. Le buone prestazioni della squadra di Marco Baroni, i risultati in campionato (con la squadra attualmente al secondo posto ad una sola lunghezza dal Napoli capolista) e in Europa League ( nonostante il deludente pareggio di ieri con il Ludogorets i biancocelesti sono ancora primi in classifica con 13 punti in cinque partite), ma soprattutto le notizie che riguardano la possibile ristrutturazione dello Stadio Flaminio, (che permetterebbe al club di avere uno stadio di proprietà), stanno aumentando l’interesse intorno alla società.
In attesa di conoscere il nome dell’imprenditore che nei giorni scorsi, attraverso un unico acquisto in borsa, è diventato il proprietario del 3,5% del pacchetto azionario, spunta fuori una grande novità. Dalla relazione dell’ultima assemblea dei soci, emerge la presenza di un nuovo azionista, già in possesso di una piccola quota di azioni del club. Un nuovo socio pronto ad affiancare Lotito e attirato dai possibili guadagni che il progetto stadio potrebbe portare a tutti gli azionisti del club.
A riportare la notizia è Calcio e Finanza, che svela il nome del nuovo piccolo azionista della Lazio, partendo da una relazione molto dettagliata, fatta dal gruppo in questione, sui possibili ricavi del club in caso di accettazione del nuovo progetto legato allo stadio. Numeri da capogiro, che porterebbero il club ad una nuova dimensione, consolidando il valore patrimoniale della società e regalando alla Lazio una forza economica ed uno spessore mai visti.
Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario, un erede della famiglia Donà Dalle Rose avrebbe già l’ 1,2% il pacchetto azionario della Lazio. La famiglia veneta è stata proprietaria fino ai mesi scorsi del gruppo Marzotto. A possedere una piccola percentuale di azioni del club, sarebbe Lodovico Donà Dalle Rose: classe 1994, imprenditore e figlio di Andrea (conte ed ex vicepresidente del Gruppo Marzotto, nonché principale azionista fino alla morte avvenuta nel 2022).
Lodovico Donà Dalle Rose, ricopre il ruolo di business development manager di Marzotto SIM S.p.A, società che ha pubblicato una analisi relativa al possibile sviluppo del tema Flaminio per il club biancoceleste e nella quale si parlava di “una svolta per il Club”, ipotizzando possibili guadagni superiori al 323%. Nella relazione, molto dettagliata, si fa riferimento al ruolo di Legends (“ottimizzazione dei ricavi, progettazione e gestione operativa del nuovo stadio, e creazione di un’esperienza personalizzata per i tifosi”) e di Emirates (“sponsorizzazione di alto profilo, aumento della visibilità del brand Lazio su scala internazionale, contributo e partnership di lungo termine per la crescita economica”). La sintesi delle valutazioni fatte da Marzotto Investiment House è chiara.
“L’analisi – viene riportato – evidenzia come il progetto del nuovo Stadio Flaminio rappresenti una svolta per la S.S. Lazio, con un incremento del valore complessivo che può raggiungere il 323% rispetto alla situazione pre- stadio. L’eliminazione di possibili ritardi burocratici, forse immaginabile grazie alla posizione istituzionale del presidente Lotito, potrebbe accelerare la realizzazione del progetto, migliorando significativamente il profilo di rischio e rendendo il club un asset attraente per investitori istituzionali. La Lazio post-stadio, forte delle sinergie con Legends ed Emirates, si proietta come una delle realtà calcistiche più solide e promettenti, capace di generare una crescita sostenibile sia sul piano economico che sportivo. La trasformazione del Flaminio, quindi, non è solo un’opera infrastrutturale ma una chiara dichiarazione d’intenti per il futuro del club”