Da titolari fissi ad alternativi: i numeri degli ultimi nove incontri parlano chiaro. Baroni deve ritrovare i gol e le prestazioni dei due attaccanti
Nel secondo tempo della sfida contro l’Udinese, valida per la seconda giornata di campionato e una delle poche partite in cui la sua Lazio faceva fatica a creare gioco e occasioni da gol, Marco Baroni schierò per la prima volta in attacco Taty Castellanos e Boualye Dia contemporaneamente. Quel primo esperimento, che sembrava inizialmente destinato a restare isolato, si è trasformato ben presto in una sorta di vero e proprio segno distintivo del calcio studiato e proposto dal tecnico biancoceleste: l’argentino e il senegalese hanno dimostrato di sapersi adattare perfettamente, formando una coppia solida, capace di scardinare le difese avversarie.
I due sono andati entrambi a segno sia contro il Milan (sfruttando gli assist di Nuno Tavares) nella sfida successiva alla trasferta di Udine, sia contro il Verona. Poi, fino alla sfida contro l’Empoli del sei ottobre scorso (l’ultima prima della sosta) erano riusciti a mettersi in evidenza: giocando con continuità e lasciando il segno: Dia aveva segnato a Torino, si era procurato un rigore (fallito da Castellanos) con l’Empoli e aveva timbrato il cartellino con la Dinamo Kiev: Castellanos aveva messo a segno una doppietta con il Twente ed era entrato in diverse segnature dei biancocelesti.
Dia e Castellanos, da coppia indissolubile ad attaccanti alternativi
Ma dalla trasferta sul campo della Juventus (datata 19 ottobre) in poi le cose sono cambiate. Qualcosa si è inceppato: non solo nei gol segnati (Dia ne ha messo a segno solo uno, nella sfida casalinga contro il Cagliari, sbloccando il risultato dopo pochi minuti, mentre Castellanos è andato a segno a Como e nell’ultima sfida con il Parma), ma anche nel minutaggio che Baroni ha concesso loro: da coppia indissolubile, i due sono diventati quasi alternativi.
Il turnover, alcuni infortuni, e la scelta di passare (in alcune delle ultime sfide), dal 4-2-3-1 al 4-3-3, ha portato il tecnico dei biancocelesti a limitare il minutaggio della coppia gol. Castellanos e Dia hanno giocato poco insieme: spesso si sono alternati al centro dell’attacco, con un evidente calo nei numeri dei gol, degli assist e delle prestazioni di entrambi. I numeri sono eloquenti e porteranno Baroni a fare delle valutazioni in vista dei prossimi impegni.
I numeri delle ultime nove gare
Nelle ultime nove gare stagionali, da Juventus-Lazio dello scorso 19 ottobre, alla trasferta sul campo del Parma, i due hanno giocato insieme pochissimo. A Torino Dia fu costretto ad uscire dal campo dopo 27′, a causa dell’espulsione rimediata da Romagnoli. Contro il Twente, in Europa League, i due hanno giocato insieme solo 12′: Castellanos subentrò ad inizio ripresa a Zaccagni, ma il senegalese venne poi sostituito da Tchaouna. Contro il Genoa i due hanno giocato insieme dal primo minuto, ma dopo un’ora, Dia venne sostituito da Isaksen. A Como l’ex attaccante della Salernitana entrò solo nella ripresa: nei 45′ giocati insieme a Castellanos, regalò all’argentino un assist.
Dopo gli 80′ giocati insieme con il Cagliari (l’ultima sfida in cui Dia è andato a segno), i due si sono alternati contro Porto e Monza: con i portoghesi partì titolare l’argentino, che venne sostituito dall’ex granata, mentre contro i brianzoli Dia iniziò la gara, prima della staffetta col Taty. L’ultimo sprazzo di gara in cui la coppia è stata provata insieme è stata la sfida casalinga contro il Bologna, nella quale Dia e Castellanos hanno giocato sessanta minuti insieme: contro il Ludogorets l’argentino subentrò al senegalese per un colpo subito alla caviglia, che lo ha costretto a saltare anche la gara di Parma.
Baroni vuole ritrovare la sua coppia gol
In nove gare e con novecento minuti a disposizione, i due ne hanno giocato insieme, solo 286′: poco più del 30% delle gare disputate dalla Lazio. Un dato eloquente, che Baroni ha il dovere di invertire. Dia e Castellanos rappresentano un’arma importante nelle mani dell’allenatore: una coppia che ha dimostrato di trovarsi alla perfezione e di poter regalare gol, dinamismo, forza fisica e tecnica.
Quando hanno giocato insieme, era spesso Dia a scendere sulla linea dei centrocampisti, mentre Castellanos preferiva muoversi e svariare sul fronte offensivo. L’ex attaccante della Salernitana sta recuperando dal problema alla caviglia subito nella sfida di Europa League contro il Ludogorets: proverà ad essere in campo contro il Napoli nella gara di Coppa Italia in programma giovedì sera allo stadio Olimpico. Potrebbe stringere i denti e forzare: la sua presenza sarà però fondamentale nella sfida di campionato contro gli azzurri, quando l’assenza di Rovella e Vecino, porterà il tecnico a schierare la Lazio necessariamente con il 4-2-3-1: modulo che prevede l’utilizzo contemporaneo dei due attaccanti. Dia e Castellanos scalpitano. Vogliono riprendersi la Lazio e tornare a segnare e stupire!