Cosa ha spinto il tecnico della Lazio ad optare per questi tre calciatori in vista della sfida contro gli azzurri di Antonio Conte? I motivi della scelta
La sfida tra Lazio e Napoli, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, era stata preannunciata come una gara tra due formazioni che sembravano approcciare alla sfida in modo completamente diverso: da una parte Conte, pronto a dare spazio alle seconde linee e ad un Napoli sperimentale (con ben undici cambi di formazione rispetto alla squadra titolare), dall’altra Baroni, che sembrava intenzionato a schierare la Lazio titolare. Ma le prove della viglia sembrano invece disegnare uno scenario completamente diverso.
I ragionamenti di Conte, proiettati alla sfida di domenica e alla necessità di mantenere il primo posto in campionato, sembrano molto simili a quelli di Baroni. Anche il tecnico della Lazio infatti, si affiderà una Lazio sperimentale: con diverse novità di formazione e molte seconde linee. Rispetto alla squadra che è scesa in campo domenica al Tardini, ci saranno infatti ben sette cambi. Ed alcune scelte molto particolari.
La formazione di Baroni: sette cambi rispetto alla Lazio vista a Parma
La prima, che è subita balzata agli occhi dei cronisti presenti a Formello per la rifinitura, è quella di rilanciare Hysaj. Il difensore albanese è rimasto fuori dalla lista dei 25 in campionato e non è stato inserito nemmeno nell’elenco di chi prende parte all’Europa League. Una scelta che ha accomunato l’ex terzino del Napoli a Akpa Akpro e Basic. Baroni ha definito più volte dolorosa la decisione di aver lasciato ai margini questi giocatori. Ieri in conferenza stampa li ha elogiati per lo spirito e l’impegno messo in queste settimane.
Hysaj giocherà sulla fascia sinistra, contro la sua ex squadra. Permetterà a Pellegrini e Marusic di tirare il fiato e a Baroni di poter gestire con meno affanni l’emergenza che l’infortunio di Nuno Tavares ha generato sugli esterni. Ma l’ex fedelissimo di Maurizio Sarri, non sarà l’unica scelta in controtendenza rispetto alla squadra titolare. Baroni lascerà a riposo infatti sia Mario Gila che Romagnoli, lanciando la coppia (già vista con il Ludogorets in Europa League) formata da Patric e Gigot. A centrocampo ancora una chance per Dele Bashiru, che verrà confermato sulla linea dei mediani al fianco di Rovella, squalificato in campionato. Davanti, Tchaouna, Pedro e Zaccagni si muoveranno alle spalle di Noslin.
Perchè è stato scelto Hysaj in difesa?
Sette cambi di formazione rispetto alla Lazio scesa in campo domenica a Parma. Ma al di là dell’aspetto numerico, colpiscono alcune scelte: Hysaj, Dele Bashiru, Tchaouna e Noslin sono quattro tra i giocatori che hanno collezionato il minor minutaggio: Hysaj ha giocato solo due spezzoni di partite nelle prime due giornate. Tchoauna è l’esterno che ha collezionato meno minuti tra tutti quelli in rosa (309 minuti contro gli 849′ di Isaksen, i 1161′ di Zaccagni e i 781 minuti di Pedro), e Noslin giocherà al posto di Castellanos e Dia nel ruolo di punta centrale.
Se non si tratta di una Lazio 2, poco ci manca. “Non abbiamo seconde linee, chi gioca per me è un titolare“, ha detto ieri Baroni, allontanando pensieri strani e polemiche preventive. Alcune scelte, seppur discutibili, sono giustificate da diversi fattori: Hysaj verrà schierato per permettere a Pellegrini (reduce da quattro partite da titolare nelle ultime cinque) di rifiatare ed evitare noie muscolari. In attesa del recupero di Nuno Tavares, l’esterno romano sarà indispensabile domenica a Napoli.
Dele Bashiru e Noslin: ecco perchè Baroni ha scelto loro per sfidare il Napoli
L’utilizzo di Dele Basiru è spiegato dalla necessità di fargli guadagnare esperienza e minutaggio. Il mediano nigeriano ha giocato 45 minuti domenica a Parma e, viste le assenze di Rovella (squalificato), Vecino (infortunato) e con un Castrovilli appena rientrato dopo l’intervento al menisco (e quindi disponibile solo part time), verrà lanciato anche domenica a Napoli. Ha bisogno di entrare negli schemi di Baroni e guadagnare minuti. Giocare tre partite consecutive in quel ruolo, può fargli bene. In attacco Noslin farà rifiatare Castellanos che, con Dia ancora fermo, dovrà partire dal primo minuto anche domenica.
La speranza del tecnico è che l’attaccante olandese riesca poi ad avere qualche spazio in più rispetto ai residui avuti con il Ludogorets. Il Napoli, almeno nelle intenzioni, non dovrebbe difendersi con la stessa veemenza dei bulgari e potrebbe lasciare qualche metro in più all’ex attaccante del Verona. Le scelte di Baroni sono dettate da una volontà ben precisa: la Lazio non vuole snobbare nessuna competizione, ma non ha neanche intenzione di rischiare i giocatori che non sono al cento per cento. Il calendario sarà durissimo: dicembre è un mese decisivo che regalerà l’esatta fotografia delle ambizioni della squadra di Baroni. Il tecnico lo vuole affrontare senza lasciare nulla al caso. Evitando qualsiasi tipo di problema.
LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Lazzari, Patric, Gigot, Hysaj; Rovella, Dele-Bashiru; Tchaouna, Pedro, Zaccagni; Noslin. A disp.: Provedel, Furlanetto, Bordon, Gila, Romagnoli, Basic, Guendouzi, Akpa Akpro, Isaksen, Castrovilli, Gonzalez, Castellanos. All.: Baroni.