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Isaksen, è arrivato il click vincente: ecco in cosa è stato decisivo al Maradona

L’esterno danese è stato il grande protagonista della gara con il Napoli. Ha deciso la partita con un gol straordinario, ed ha giocato una gara fantastica. Alcuni numeri sono eloquenti

Quel click tanto invocato da Baroni e atteso da tutto il mondo biancoceleste, è finalmente arrivato. Gustav Isaksen ha regalato la vittoria alla Lazio sul campo del Napoli, grazie ad una gioca straordinaria. Scatto in profondità, controllo, dribbling secco su Olivera e palla calciata con forza e precisione alle spalle di Meret. Una rete bella, importante e arrivata al termine di una gara eccezionale. “Forse la migliore da quando sono alla Lazio”, ha ammesso candidamente al termine della partita.

Isaksen, è arrivato il click vincente: ecco in cosa è stato decisivo al Maradona – La Presse Foto – Lalazio.com

Mentre stringeva forte il premio di miglior giocatore della sfida che la Lega gli ha attribuito. Gustav Isaksen non è stato solo il “man of the match”. E’ riuscito a giocare una gara di una straordinaria intelligenza tattica: nella quale la rete dell’1-0, è stata la ciliegina sulla torta: ha annullato Kvaratskhelia, formando con Marusic un argine quasi invalicabile. Si è sacrificato in un durissimo lavoro difensivo, che ha dato i suoi frutti, e si è fatto trovare pronto all’appuntamento decisivo.

Isaksen, i numeri di una gara straordinaria

“Isaksen deve liberarsi, ha tanta qualità. Mi fa piacere per il gol di oggi, deve fare queste cose con ancora più convinzione. Voglio che i miei giocatori abbiano la capacità di rischiare”, ha detto Baroni a fine partita esaltando la prova dell’esterno danese, ma evidenziando anche un elemento che potrà essere fondamentale in futuro: la capacità di prendersi delle responsabilità. Di rischiare la giocata. A Napoli Isaksen sembrava essere nuovamente quell’esterno che fece impazzire la Lazio in Danimarca nell’impegno di Europa League: quella furia imprendibile capace di segnare tre gol in due gare agli uomini di Sarri. A Napoli ha giocato una prova di qualità e quantità.

Isaksen, i numeri di una gara straordinaria – LaLazio.com

I numeri della sua gara sono eloquenti: oltre al gol vittoria, Isaksen è stato il giocatore che ha tirato di più in assoluto (tre tiri verso lo specchio della porta), quello che ha effettuato il maggior numero di dribbling (quattro, un numero incredibile se pensiamo che alle sue spalle ci sono Marusic,  Neres, Gilmour e Rrahmani con un solo dribbling riuscito), dietro Nuno Tavares è stato il calciatore (tra quelli partiti dal primo minuto) ad aver raggiunto la velocità media più alta in partita tra i biancocelesti (19,641) e il terzo per chilometri percorsi: 11,7. Davanti a lui due centrocampisti come Dele Bashiru e Guendouzi, naturalmente più portati ad aiutare la squadra e a correre.

Isaksen, perchè a Napoli è stato decisivo

Ma la cosa che ha fatto impazzire Baroni e che ha certificato la sua prova maiuscola, è stata l’attenzione in fase difensiva. Isaksen ha francobollato Kvaratskhelia, aiutando Marusic in marcatura e facendosi sempre trovare pronto quando era il momento di ripartire; di uscire palla al piede: tre i recuperi difensivi, due i contrasti e dieci duelli vinti. Ha corso, tanto, e si è sacrificato. Eppure, all’interno di una gara così accorta, ha tirato in porta tre volte: nel primo tempo ha sfiorato il vantaggio con un sinistro deviato in corner da Meret. Nella ripresa ha impensierito il portiere avversario con una conclusione centrale, prima di decidere la sfida con un gol eccezionale.

Isaksen, perchè a Napoli è stato decisivo – La Presse Foto – Lalazio.com

“Ogni giorno Baroni mi dice che devo provare l’uno contro uno quindi, di prendermi delle responsabilità. Lo dice sempre sia a me che a Zaccagni. Devo provare a giocare così. Dobbiamo avere coraggio, tirare in porta, oggi è andata bene e sono molto contento”, ha ribadito al termine della gara di Napoli. La sua prestazione migliore. Il momento più alto da quando indossa la maglia della Lazio. Il suo futuro è tutto da scrivere, ma il danese non ha alcuna voglia di fermarsi. “Andiamo ad Amsterdam per vincere”, ha ribadito ieri, mostrando uno spirito battagliero ed una grinta fuori dal comune.

Published by
Paolo Colantoni