L’ex attaccante della Lazio, sull’olandese: “La tripletta con il Napoli gli è servita per dare una scossa alla sua stagione. La squadra di Baroni deve puntare all’Europa League”
“Mi è piaciuto tanto. Ha fatto tre gol, un o più bello dell’altro. E ora potrà solo crescere”. Ruben Sosa, ex bomber della Lazio, entrato nel cuore dei tifosi biancocelesti a suon di gol e prestazioni super, lancia Tiijan Noslin, che con lua tripletta ha steso il Napoli. L’ex numero undici uruguaiano, che ha vestito la maglia della Lazio dall’estate del 1988 fino al giugno del 1992, continua a seguire con attenzione le vicende biancocelesti. “Ho ancora tanti amici a Roma e sono naturalmente tutti della Lazio. Li sento sempre e sono fomentatissimi. Mi fa piacere. La Lazio di quest’anno sta stupendo tutti”.
Se l’aspettava prima in Europa League e protagonista di dieci vittorie su quindici gare in campionato?
“Forse così no, ma probabilmente non tutti si rendono conto che la Lazio nel corso di questi anni è cresciuta tanto. Non è più la squadra che ho trovato io quando arrivai in Italia. Oggi è una grande realtà e ogni anno sta li: se la gioca con tutte le grandi”.
Ha visto la vittoria di domenica contro il Napoli?
“Certo. Il giorno prima mi aveva contattato una radio di Napoli, per chiedermi un giudizio sui biancocelesti. Li avevo avvisati che per loro sarebbe stata dura”.
Che segnale è stato vincere due volte in tre giorni con il Napoli?
“Un segnale di forza, di allegria, di spensieratezza. Un segnale a tutti, e se mi permetti, anche agli stessi tifosi della Lazio. Tutti devono credere nella forza di questa squadra e starle vicino. I biancocelesti non potranno vincere tutte, ma fino ad oggi hanno sempre espresso un grande calcio. Quindi è giusto stare vicino a questi ragazzi. Anche se prima o poi sbaglieranno una gara”.
Ruben Sosa su Baroni: “Mi marcò bene e ci fece pure gol…”
Baroni lo conosceva?
“Da giocatore si. Mi ha marcato, riuscì a non farmi segnare, mentre lui fece gol a noi (ride ndr.)
E come allenatore?
“Lo avevo un pò perso di vista. Però sono andato a studiare la sua storia e quando vedi un allenatore che gira tante piazze, molte difficili e fa sempre ottimi risultati, vuol dire qualcosa”.
Qual è stato il suo segreto, secondo lei?
“Si vede che la squadra lo segue, che è con lui, che fa quello che lui dice di fare. Gioca all’attacco, cambia i giocatori ed ottiene i risultati. Il massimo”.
Da attaccante, ha visto la tripletta di Noslin?
“Mi ha impressionato: ha fatto tre gol, uno più bello dell’altro. Di testa, dopo un dribbling in area: è stato fortissimo”.
Ruben Sosa su Noslin: “Con la tripletta al Napoli è scattato qualcosa”
Ci ha messo un pò ad entrare nel progetto Lazio…
“Il calcio non è solo schemi, gol, giocate. C’è anche una componente mentale che è molto importante. Forse bisognava dargli tempo, ma questa tripletta gli farà benissimo. E’ come se fosse scattato qualcosa. Avete visto con il Napoli come entrato? Che assist che ha fatto. Da adesso in poi per lui inizierà una nuova stagione. Anzi, è già iniziata una nuova stagione”.
Giovedì la Lazio giocherà contro l’Ajax in Europa League…
“Il calcio olandese non è più quello di una volta, ma è sempre stato ricco di giocatori di talento. E’ chiaro che non ci sono più i Gullit, i Van Basten, ma è anche vero che non ci sono più neanche i Ruben Sosa (ride ndr…). Battute a parte: la Lazio di quest’anno se la deve giocare in Europa. Non può lasciarsi nulla alle spalle. E’ strutturata per provare ad arrivare fino in fondo. Perchè non provarci?”.
Ed in campionato?
“Sta facendo benissimo, ma ora l’errore più grande sarebbe quello di porsi degli obiettivi. Dire: ‘Giochiamo per la Champions o per l’Europa’. La Lazio fino ad oggi ha pensato partita per partita e deve continuare così. Sarebbe un errore pensare a qualcosa di diverso”.
Lunedì ci sarà l’Inter, una partita speciale per lei…
“Ma se ho appena detto di pensare ad una partita per volta…”.
Va bene, ma Lazio-Inter non può essere una gara come le altre per Ruben Sosa: quattro anni e leader indiscusso alla Lazio, una Coppa Uefa con l’Inter…
“Certo che non è una gara normale per me: facciamo una cosa. Parliamone lunedì. Ora testa all’Ajax”.