Il presidente della Lazio in Campidoglio ha incontro i vertici comunali per presentare il suo progetto per il Flaminio
Si è concluso l’incontro in Campidoglio tra la Lazio e il Comune di Roma per la presentazione dello studio di pre-fattibilità per la riqualificazione dello Stadio Flaminio. Un summit importante, che ha dato di fatto avvio alla proposta del club biancoceleste di rendere di nuovo l’impianto la casa dei tifosi biancocelesti. Questo il desiderio del presidente Lotito, accolto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dall’assessore allo sport Alessandro Onorato, da quello al patrimonio e alle unità abitative Andrea Tobia Zevi, da quello alla mobilità Eugenio Patanè e da quello all’urbanistica, Maurizio Veloccia.
Grande soddisfazione dal presidente Lotito: “Un rapporto cordiale, massima collaborazione. Hanno apprezzato il lavoro che abbiamo portato che evidenzia la volontà della Lazio di riqualificare lo Stadio Flaminio salvaguardano il valore architettonico, ma soprattuto l’integrazione assoluta del comparto nel quale risiede lo stadio. Noi stiamo facendo uno stadio per la città di Roma, che chiaramente verrà utilizzato dalla Lazio, andando a riqualificare in termini di viabilità, di acustica, di verde. Tutta una serie di iniziative che porteranno dei massimi benefici per le persone che vivono nel quadrante. Un investimento intorno ai 400 milioni di euro“.
Flaminio e Lazio, parla Lotito
Lotito ha poi spiegato nel dettaglio il progetto: “Abbiamo pensato di chiudere la ZTL quando ci saranno le manifestazioni sportive. Se noi oggi andiamo a San Pietro all’udienza papale, non ci si arriva con la macchina. Il concetto è lo stesso. Dobbiamo mettere le condizioni che vengono fuori Roma di arrivare. Faremo dei parcheggi di scambio, dove le persone che arriveranno con il biglietto avranno anche il parcheggio e con 6 minuti saranno dentro lo stadio. Fortunatamente è una zona pianeggiate, possono raggiungere con motorino, con zona ciclabile . Abbiamo anche proposto una riqualificazione di un ponte che era stato utilizzato e poi demolito. Vogliamo farne una zona che verrà utilizzata a livello pedonale e ciclabile per congiungere Olimpico e Flaminio“.
Niente è lasciato al caso: “Abbiamo messo in piedi una cosa pensata e costruita da persone specializzate, mi riferisco all’Università La Sapienza e al professore D’Olimpio. C’è il nipote di Nervi che ha apprezzato moltissimo l’intervento architettonico che non va a snaturare l’architettura dei Nervi ma la va a salvaguardare e proteggere. In questa maniera creiamo una protezione, perché verrà inserito uno stadio nello stadio. Quello dei Nervi e quello esterno che funge da copertura, con metodi di costruzione diversi, più efficienti e funzionali rispetto al cemento armato. Deve diventare un punto di aggregazione quotidiana per chi vive nel quartiere“.
Sulle tempistiche: “Ora inizia un iter burocratico, noi abbiamo predisposto tutto. Chiaramente si andrà avanti per step. Adesso presenteremo l’istanza ufficiale, tra oggi e domani, lettera già fatta e firmata. Tempistiche? Se l’autorizzazione la dessi io farei subito. Noi faremo di tutto per accelerare i tempi, che verosimilmente sono di almeno 3 anni. I posti saranno circa 50.000”.
Flaminio, il Comune di Roma
Grande entusiasmo anche da parte dei vertici comunali, a partire dal sindaco Gualtieri: “È andata bene, Lotito e il suo team ci hanno presentato lo studio di pre-fattibilità per la rigenerazione del Flaminio. È un bel progetto, siamo soddisfatti e ovviamente dovrà essere esaminato nel dettaglio, ma siamo anche contenti che sia stata preannunciato che verrà formalmente avviata la proposta che innescherà la procedura. L’idea è molto bella, la riqualificazione del Flaminio anche per un’ampia rigenerazione urbana del quadrante che è così bello e importante. Bella anche l’idea progettuale per rivalorizzare il Flaminio con l’obiettivo di conservarlo e al tempo stesso ampliando la capienza con una soluzione architettonica molto bella. Sono procedure che richiedono uno studio approfondito, ma l’essenza della presentazione è positiva. Siamo soddisfatti e ci complimentiamo per la qualità del lavoro svolto”.
Così l’assessore Alessandro Onorato: “Oggi è stato depositato ufficialmente, la Lazio è passata dagli intendimenti ai fatti concreti. Da qui a qualche ora aspettiamo che quanto ci hanno presentato diventi una richiesta ufficiale per aprire la conferenza. A chi si domandava se la Lazio avesse fatto fatti concreti o meno, mi sembra che oggi abbia dimostrato di voler fare un percorso che porti formalmente allo stadio. Esprimere una volontà o un compiacimento al fatto che questo stadio si possa realizzare spetta alla conferenza. Ora tutti gli organi competenti saranno chiamati a dare un parere e soltanto se la conferenza dei servizi si chiuderà positivamente si andrà avanti”. E ancora: “La Lazio ha presentato una proposta d’intervento per fare lo stadio al Flaminio, è un investimento di oltre 400 milioni di euro. L’idea che hanno è non solo realizzare uno stadio di calcio, ma un qualcosa che possa integrarsi con lo sviluppo del territorio”.