Il tecnico ha studiato con attenzione la sfida ai nerazzurri: punterà su un particolare per cercare di fermare Inzaghi e batterlo
La rifinitura di oggi ha regalato ai tifosi della Lazio un’importante chiave tattica per la sfida con l’Inter, valevole per la sedicesima giornata di campionato. Il tecnico della Lazio Marco Baroni ha sciolto tutti i dubbi ed ha testato sul campo la formazione che affronterà i campioni d’Italia di Simone Inzaghi. Rispetto al match contro l’Ajax, che ha regalato alla Lazio la quinta vittoria in sei gare di Europa League, l’allenatore della Lazio cambierà ben otto elementi.
Rispetto alla squadra che ha trionfato ad Amsterdam si rivedranno dal primo minuto Provedel, Marusic, Mario Gila, Nuno Tavares, Giuendouzi, Isaksen, Zaccagni e Noslin. Se Romagnoli non fosse stato costretto a rimandare il rientro in campo (dopo il colpo subito da McTominay a Napoli), i cambi sarebbero stati addirittura nove. Ma al di la dell’aspetto numerico, le scelte operate dal tecnico biancoceleste, inquadrano alla perfezione la gara che la Lazio intenderà svolgere contro i nerazzurri.
Il tecnicoha deciso di curare un aspetto fondamentale, che potrebbe risultare decisivo per le sorti della sfida. Limitare uno dei punti di forza della formazione di Inzaghi senza snaturarsi e cambiare fisionomia. Il tecnico della Lazio ha studiato una partita che vedrà i biancocelesti provare a bloccare le fonti di gioco nerazzurre, ma restando sempre attenti alla fase d’attacco.
In che modo? Cercando di rinforzare le corsie esterne. L’intenzione di Marco Baroni è di fermare sul nascere gli attacchi dell’Inter (che proprio sulle fasce laterali ha costruito le sue fortune) attraverso continui raddoppi di marcature e tentativi immediati di ripartenze: le scelte di formazione sono facilmente intuibili. A destra il tecnico della Lazio ha deciso di schierare nuovamente la coppia che a Napoli è stata in grado di fermare Kvaratskhelia e Olivera: Marusic (nel ruolo di terzino) e Isaksen.
I due al Maradona sono stati protagonisti di una prova perfetta: aiutandosi vicendevolmente sulla marcatura degli esterni e ripartendo con continuità. Non a caso il danese, che era stato perfetto in fase difensiva, ha poi deciso la sfida con un guizzo straordinario, sfruttando un assist perfetto di Isaksen. Anche la scelta dell’olandese va letta in quest’ottica. L’ex attaccante del Verona, rispetto a Castellanos e Dia è molto più bravo ad allargarsi e, soprattutto quando la squadra rincula, tende a dare una mano sugli esterni.
Scalando il più delle volte a sinistra. Da quella parte sarà decisivo il duello tra Nuno Tavares e Dumfries. L’olandese è stata una delle armi di Inzaghi in questa prima parte della stagione. Con il portoghese, sarà certamente una bella sfida. “Sappiamo di affrontare una grande squadra che è in lotta per lo Scudetto- ha detto il terzino sinistro biancoceleste nel match Program diffuso dalla società – sono i campioni d’Italia in carica. Noi però pensiamo solo a noi stessi e a fare una bella partita. Spero che sia una notte da ricordare e di conquistare una vittoria davanti ai nostri tifosi”. Il suo lavoro sarà decisivo per provarci.