Subito dopo la pesante sconfitta con l’Inter, Baroni ha scelto di parlare con la massima onestà alla sua Lazio
Quel che è accaduto non si può cancellare, è ormai alle spalle e fuori portata. L’unica strada percorribile è trasformarlo in esperienza, trarne un insegnamento e ripartire con maggiore determinazione. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, è questo, in sintesi, il messaggio che Marco Baroni ha voluto trasmettere ai suoi giocatori, ritrovati nel centro sportivo di Formello all’indomani della pesante sconfitta contro l’Inter.
Poche parole, essenziali. Dopo un colpo così duro, discorsi troppo lunghi avrebbero rischiato di fare più danni che altro. Così, poco prima di entrare in campo, il tecnico ha radunato la squadra per un confronto di appena una decina di minuti. Niente sfuriate, né accuse.
Baroni è rimasto fedele alle dichiarazioni rilasciate subito dopo la partita, sia in conferenza stampa che nello spogliatoio. Ha ribadito di essere l’unico responsabile del tracollo, evitando ogni tipo di giustificazione: “Abbiamo perso lucidità mentale, ci siamo disuniti e abbiamo smarrito le distanze. La colpa è mia: non sono riuscito a gestire la componente emotiva. Perdere può succedere, ma non ci si deve mai disunire”.
Un altro mea culpa, questa volta in privato, che ha colpito profondamente i giocatori. Hanno apprezzato il fatto che l’allenatore abbia deciso di assumersi ogni responsabilità, facendosi scudo per proteggerli da critiche e accuse. È chiaro che sul campo ci siano stati errori anche a livello individuale, ma Baroni ha scelto di addossare tutto il peso su di sé per tutelare i suoi uomini, quegli stessi giocatori che fino ad oggi lo hanno sempre seguito e non lo hanno mai tradito.
Una sconfitta, per quanto pesante, non può cancellare il lavoro fatto finora. Anzi, deve diventare il punto di partenza per trasformare la rabbia in energia positiva e ripartire con ancora più convinzione. Questo concetto, quello della “lezione da imparare”, è stato centrale anche nel breve discorso fatto dal tecnico prima dell’allenamento: “Non vedo l’ora di lavorare con loro. Sono momenti che fanno crescere. La squadra non deve disunirsi alla prima difficoltà. E vi garantisco che non succederà più”.
La fiducia nel gruppo, come è giusto che sia, resta intatta. Ora bisogna lavorare sulla testa, canalizzando le energie nervose verso una reazione immediata, così da lasciarsi alle spalle la delusione.
Una linea condivisa anche dalla società, che ha scelto di non intervenire nella gestione della sconfitta da parte dell’allenatore. La dirigenza ha preferito lasciare che la squadra metabolizzasse la rabbia senza ulteriori pressioni, evitando qualsiasi intromissione: neanche il ds Fabiani è entrato nello spogliatoio. Poco dopo, l’occasione per ritrovarsi è stata la cena di Natale, un momento sfruttato per consolidare ancora di più l’unione del gruppo che, nonostante il recente scivolone, ha già regalato grandi soddisfazioni al club in questa prima parte di stagione.
Ora l’obiettivo è ripartire immediatamente, già dalla trasferta di Lecce, mostrando di nuovo quella Lazio capace di incantare sia in Italia che in Europa. Ma tutto questo, così come la sconfitta con l’Inter, appartiene al passato. Baroni ora guarda solo al presente: preparare le prossime sfide con la giusta intensità e reagire con orgoglio, per ricostruire fiducia e autostima. Perché partite come quella di lunedì sera non devono più ripetersi.