Dopo il pasticciaccio della Superlega di alcuni anni fa, nata e subito morta nel giro di poche ore, la A22 Sports Management ci riprova e presenta un nuovo progetto che coinvolgerebbe le big dei vari campionati
Vi ricordate la Superlega? Quella proposta piuttosto “carbonara” partorita in una notte da alcuni dei club più potenti e blasonati d’Europa che immediatamente aveva fatto indignare intere tifoserie europee prima di essere ritirata in fretta e furia per le proteste e per le minacce di ritorsioni da parte della UEFA? Ecco, ci siamo di nuovo e la società che alcuni mesi fa aveva vinto il contenzioso contro UEFA e FIFA alla Corte di Giustizia Europea per abuso di posizione dominante delle Federazione europeo ha presentato una richiesta di riconoscimento ufficiale di un proprio torneo.
Il nuovo progetto della lega includerà 96 club, con qualificazioni basate sulle prestazioni annuali nei campionati nazionali. Il formato prevede una fase a gironi di 14 partite (7 in casa e 7 in trasferta) che si svolgerà da settembre ad aprile, seguita da una fase a eliminazione diretta a partire dai quarti di finale. Poi dritti fino alla finalissima che assegnerà il titolo.
Un calendario superaffollato, dopo la riforma fortemente voluta dalla UEFA alle competizioni per club, che da questa stagione prevede un format con più partite e un mondiale per club osteggiato da tutti che si svolgerà negli Stati Uniti al termine dei campionati da metà giugno a metà luglio, evidentemente non ha fermato la voglia di sperimentare nuovi tornei e competizioni, tanto che spunta all’orizzonte la Unify League che, dalle ceneri della Superlega, prova di nuovo a scalzare la UEFA dai tornei europei.
La Superlega, che alcuni anni fa per una notte aveva di fatto scalzato la Champions League e le altre coppe europee classiche dal calendario, non molla e riprova a chiedere il riconoscimento ufficiale dopo che la società che gestisce l’evento, la A22 Sports Management, aveva vinto il contenzioso con la UEFA sulla esclusività delle manifestazione, e presenta il suo nuovo torneo rivisto e corretto. Via l’esclusività che aveva indignato i puristi del calcio, la nuova manifestazione si basa su quattro livelli differenti con partecipazione conquistata in base alla classifica dei vari campionati domestici.
La Unify League maschile avrà 96 club partecipanti divisi in quattro livelli: Star, Gold, Blue e Union League. Le leghe Star e Gold saranno composte ciascuna da 16 club, mentre le leghe Blue e Union saranno composte ciascuna da 32 club. Il formato ricalca non a caso quello inaugurato in questa stagione per la Champions League, l’Europa League e la Conference League e prevede una fase a gironi di 14 partite, di cui 7 in casa e 7 in trasferta e che si svolgerà da settembre ad aprile, seguita da una fase a eliminazione diretta però a partire dai quarti di finale.
Ipotizzando che il ranking utilizzato sia quello attualmente già in uso dalla UEFA si può presupporre il numero di squadre italiane partecipanti. Oggi l’Italia occupa la seconda posizione nel ranking per paesi, il che significa che potrebbe portare nella Unify League da un minimo di 8 a un massimo di 10 squadre, perchè il numero delle partecipanti potrebbe variare in base ai playoff. Più nel dettaglio, l’Italia avrebbe avuto 3 squadre nella Star League, 1 squadra nella Gold League, 2 squadre nella Blue League e 2 squadre nella Union League. Secondo la posizione raggiunta lo scorso anno dalla Lazio oggi, ad esempio, la squadra di Baroni avrebbe disputato la Union League. Non sappiamo cosa accadrà nella prossima stagione e se questa nuova manifestazione avrà la possibilità di decollare davvero, anche perchè finora nessun club europeo, tantomeno le società italiane, hanno dato la loro adesione al nuovo torneo.