Il centrocampista uruguaiano, assente anche nell’allenamento odierno, non è ancora pronto per tornare a disposizione di Baroni
Al via del Mare di Lecce senza Matias Vecino, ormai è chiaro. Il centrocampista non si è allenato nemmeno oggi nel centro sportivo di Formello, unico assente insieme a Patric nella seduta odierna agli ordini di Baroni.
L’uruguaiano non è pronto, per quanto abbia provato di tutto per farcela. Non è un tipo che si arrende, ha sempre cercato di forzare il rientro (a volte anche fin troppo). Le indicazioni iniziali (quelle reali), dopo lo stiramento rimediato il 28 novembre in Europa League nel match con il Ludogorets, erano di circa 30 giorni per assorbire il problema muscolare.
Al momento ne sono trascorsi appena 21, ma Vecino sta provando a bruciare le tappe. Ecco perché era stato ipotizzato un suo ritorno addirittura per la partita di sabato a Lecce. Invece, l’uruguaiano si dovrà sottoporre probabilmente a nuovi approfondimenti diagnostici, così da valutare effettivamente la situazione muscolare.
L’obiettivo di Baroni, a questo punto, è di riaverlo a disposizione per la partita con l’Atalanta del 28 dicembre, così da fargli mettere minuti nelle gambe preziosi anche in ottica della gara successiva, quella contro la Roma del 5 gennaio, nel primo derby stagionale. Ci proverà, ma tutto sarà deciso dai prossimi esami, sperando che l’aver provato a forzare non abbia portato a nuove problematiche.
L’allenatore della Lazio si augura di riavere prima possibile a disposizione Vecino, un giocatore capace di fare la differenza in mezzo al campo con la sua esperienza internazionale e la sua qualità.
Baroni lo ha già schierato in 15 occasioni nel corso di questa stagione, 10 in Serie A (dove ha messo anche a segno un gol nella partita con il Torino) e 5 in Europa League, per un totale di 850 minuti complessivi.
Una pedina importante, insomma, ma con il futuro ancora in bilico. Sì, perché il suo contratto è in scadenza a giugno e per il momento non sono in programma incontri tra la società e il suo procuratore per parlare di un eventuale rinnovo. Come accaduto in situazioni analoghe negli ultimi anni, è probabile che la società biancoceleste si muoverà molto più avanti, valutando condizioni fisiche del giocatore 33enne.
Solo a quel punto sarà fatta una riflessione più approfondita, per capire se continuare a puntare su di lui o se cercare qualcun altro più giovane per un eventuale ricambio generazionale. Si vedrà più avanti, per il momento conta solo il presente. Quello per il quale Baroni spera di poter tornare a contare su Vecino.