In costante ascesa, Dele-Bashiru avrà a sua disposizione più occasioni per cercare di scalare ulteriormente le gerarchie nella Lazio
Finalmente il suo momento è arrivato, e Fisayo Dele-Bashiru è determinato a non farselo sfuggire. Lo ha atteso con pazienza, consapevole che il passaggio alla Lazio avrebbe richiesto un periodo di adattamento. Prelevato dalla Turchia dopo una sola stagione da professionista, il nigeriano ha affrontato i primi mesi a Roma con la calma necessaria.
La Lazio lo aveva inizialmente immaginato come un trequartista, ma con il tempo si sta rivelando un interno-mezzala perfetto. Baroni, infatti, ha saputo sfruttare al meglio la sua fisicità e la sua capacità di coprire l’intero campo, caratteristiche tipiche di un centrocampista “box to box”, come lo stesso Fisayo si era definito durante la sua presentazione a Formello. Ed è proprio in questo periodo che sta dimostrando cosa significhi davvero essere un giocatore con quelle qualità.
Nella settimana che ha visto la Lazio impegnata in tre sfide ravvicinate – contro il Napoli in Coppa Italia e in campionato, e contro l’Ajax in Europa League – Dele-Bashiru ha probabilmente toccato il punto più alto della sua avventura in biancoceleste. Partite giocate con grande spessore tattico e atletico, che lo hanno visto sfiorare il gol contro la squadra di Conte, fermato solo dalla traversa con un tiro potentissimo, e lasciare il segno ad Amsterdam.
È riuscito così a conquistare il cuore dei tifosi, che hanno iniziato a intonare all’Olimpico il coro “Oooh Dele-Bashiru”, adattando le note di Rock ‘n’ Roll Robot di Alberto Camerini. Un attestato di stima significativo, concesso solo a pochi “eletti” (basti pensare all’omaggio musicale riservato a Pedro, sulle note della Carrà).
Dele-Bashiru, il momento di prendersi la Lazio
Il coro è diventato virale, ripreso anche durante la cena di Natale della squadra, dove l’atmosfera festosa ha fatto da cornice a un ulteriore segno di integrazione. Dele-Bashiru, divertito, si gode il momento e sogna di sentirlo cantare ancora, magari dopo una vittoria decisa da una sua giocata. Per ora, però, è concentrato sul campo: con Vecino ancora fuori (ne avrà per altri due mesi) e Castrovilli appena rientrato dall’infortunio, il giovane nigeriano avrà altre occasioni per crescere, consolidare la fiducia di Baroni e scalare ulteriormente le gerarchie.
Partita dopo partita, Dele-Bashiru sta dimostrando tutte le qualità che avevano spinto il ds Fabiani a puntare su di lui con forza in estate, battendo la concorrenza di club come l’Atalanta e, soprattutto, il Lecce.
Come rivelato dall’edizione odierna de il Corriere dello sport, proprio Corvino, noto per il suo fiuto nei talenti, aveva avviato una trattativa con l’Hatayspor, tirandosi però indietro di fronte alla richiesta iniziale di 10 milioni di euro. La Lazio, invece, ha scelto di proseguire, chiudendo l’operazione con un prestito oneroso di 2 milioni e un riscatto fissato a 3,68, per un totale di 5,68 milioni. A Dele-Bashiru è stato fatto firmare un quinquennale, scommettendo sulla sua crescita e sulla capacità di adattarsi al calcio italiano.
E ora, dopo i fisiologici mesi di ambientamento, quella scommessa comincia a dare i suoi frutti. La Lazio ha trovato un centrocampista che sta iniziando a dimostrare il suo valore, pronto a confermare che quel talento intravisto in Turchia è soltanto all’inizio della sua piena espressione.
