L’argentino è tornato a essere un trascinatore della Lazio: i numeri del “Taty” Castellanos a Lecce hanno impressionato Baroni
È un Castellanos in formato trascinatore, quello di ieri a Lecce. Non solo il rigore procurato e trasformato, ma una presenza costante e incisiva davanti alla porta avversaria. L’argentino, al rientro dalla squalifica, ha dato un segnale forte: è tornato a essere il riferimento offensivo della Lazio.
Era da tempo che il Taty non si mostrava così propositivo, una prova che non ha lasciato indifferente Marco Baroni. Il primo tempo di Castellanos è stato un concentrato di tecnica e cattiveria agonistica. Ha creato occasioni, dialogato con i compagni e messo in difficoltà la difesa avversaria.
Decisiva l’azione che ha portato al rigore: il doppio tentativo respinto prima da Falcone e poi dalla mano di Guilbert, che è costato l’espulsione al terzino del Lecce. Dal dischetto, il Taty non ha sbagliato, spiazzando il portiere con un tiro incrociato. “Con Zaccagni siamo d’accordo sul decidere in campo chi calcia. Mi ha lasciato il rigore, sono felice di averlo trasformato. L’unione rende il gruppo più forte“, ha spiegato Castellanos.
La prestazione dell’argentino ha brillato non solo per il gol, ma per la continuità nell’arco dei 90 minuti. È stato l’unico del quartetto offensivo a restare in campo fino alla fine, con Baroni che ha sostituito Isaksen, Dia e Zaccagni, a dimostrazione della fiducia riposta nel centravanti.
Castellanos, numeri da trascinatore
Una sponda di testa per Dia, un filtrante per Isaksen, un tentativo da fuori area: Castellanos è stato il fulcro di tutte le azioni pericolose della Lazio. Una performance che ha avuto eco anche nelle parole del tecnico: “È stato tra i migliori, sempre dentro la partita“.
L’assenza contro l’Inter per squalifica era stata pesante, ma Castellanos ha risposto con i fatti. Tornato titolare, ha messo in campo quella voglia di riscatto che era mancata nella sfida all’Olimpico. “In settimana abbiamo lavorato bene, e si è visto in campo“, ha detto l’argentino.
La partita di Lecce ha confermato la sua crescita: da novembre a oggi ha segnato 7 gol in 15 partite di Serie A, 9 considerando tutte le competizioni. Ma contro il Lecce non sono stati solo i gol a fare la differenza: i suoi numeri raccontano di un giocatore finalmente decisivo, capace di impressionare anche il suo allenatore.
Nel finale ci ha pensato Marusic con un destro al volo a regalare la vittoria alla Lazio, ma la prestazione di Castellanos è stata l’anima del successo. Un dato su tutti? Quattro tiri nello specchio (5 complessivi), un segnale che il Taty ha ritrovato fiducia e mira. Senza contare i 32 tocchi, 8 dei quali nell’area avversaria, i 7 duelli vinti, i 13 passaggi riusciti di cui uno decisivo. Era da tempo che non si vedeva un Castellanos così propositivo e trascinatore. Numeri che possono diventare la base per una Lazio ancora più competitiva.