Vincere contro il Lecce era fondamentale per gli uomini di Baroni chiamati a rialzare la testa dopo la brutta sconfitta contro l’Inter, perchè la stagione può ancora riservare grandi soddisfazioni
Una prima parte di stagione entusiasmante. Partita tra dubbi e incertezze dopo le decisioni sofferte, ma necessarie, fatte in sede di mercato estivo dalla società, la Lazio del nuovo tecnico Marco Baroni ha preso di petto ogni avversario e ha cercato di imporre una propria idea di gioco, un proprio modo di affrontare le sfide, che l’hanno portata risultato dopo risultato a rimanere sempre in zona Champions League in campionato, in testa alla classifica della fase campionato dell’Europa League a due partite dalla conclusione in attesa della fase a eliminazione diretta e a passare il turno di Coppa Italia più difficile nel tabellone, contro il Napoli di Antonio Conte.
Ecco perchè non poteva certo arrendersi e buttare tutto all’aria dopo il cappotto subito in casa lunedì scorso contro l’Inter di Simone Inzaghi. Già altre volte la squadra aveva saputo rialzare la testa dopo alcuni risultati negativi, arrivati tra l’altro per evidenti e grossolani errori dell’arbitro e del Var, che potevano far venire brutti retro pensieri, ma tutto era stato superato con più decisione di prima, esattamente quello che è successo ieri venendo a capo di una partita che sembrava essersi messa nel verso giusto, ma che nascondeva ancora invece mille insidie.
I numeri fanno sorridere
Lo schiaffo di destro al volo di Adam Marusic, a pochi minuti dal termine della sfida del Via del Mare, consente alla Lazio di riprendersi la zona Champions League in classifica con 34 punti in 17 partite, un ruolino di marcia pazzesco che soltanto altre tre volte è riuscito meglio nella sua storia. Una media che, se proiettata all’intero campionato, porta alla ragguardevole cifra di oltre 75 punti, che vorrebbe dire qualificazione nella competizione europea più importante. Quella di Lecce è stata l’ultima trasferta dell’anno solare, resta solo la partita casalinga di sabato prossimo contro l’Atalanta di Gasperini per chiudere il 2024 e i biancocelesti, nonostante una seconda parte di stagione 2023-24 molto complicata, sono riusciti a portare a casa dieci vittorie esterne. Soltanto in altre due occasioni è riuscita a fare altrettanto da quando esiste il girone unico, sempre 10 nel 2022-23 e ben 12 nella stagione 2016-17.
Il gol del laterale montenegrino è l’ennesimo che la Lazio realizza in questa stagione grazie a un subentrato. E’ arrivata infatti a quota dieci in campionato e in Europa, solamente Paris Saint Germain e Atletico Madrid hanno saputo fare come gli uomini di Baroni. Una tendenza che però i biancocelesti hanno aumentato anche in Europa nelle sei partite fin qui disputate, un segno inequivocabile della bravura del tecnico nel saper coinvolgere l’intera rosa. Se andiamo ad allargare il discorso agli ultimi quindici minuti di gioco, la Lazio è nettamente la miglior squadra della Serie A grazie alle tredici reti realizzate nell’ultimo quarto d’ora. Il Parma è la seconda miglior squadra e ha segnato quasi la metà dei gol dei biancocelesti, soltanto otto. Anche per questa statistica dobbiamo aggiungere quelle segnate in Europa contro Twente, Porto e Ajax, che portano il totale addirittura a sedici reti negli ultimi quindici minuti. Segno di mentalità, rosa profonda e condizione atletica strepitosa.
Non è più una sorpresa
Quella che probabilmente all’inizio poteva essere catalogata come una piacevole sorpresa, partita dopo partita, avversario dopo avversario, è diventata una grande realtà stagionale e Baroni ieri per la prima volta ha voluto sottolineare proprio la portata di quello che sta facendo comunque con i suoi ragazzi dall’inizio dell’anno. “Questa squadra in 58 giorni ha fatto 10 vittorie, 1 pareggio e solo 2 sconfitte. È un gruppo che sta sul pezzo, lavora, ha mentalità”, aveva detto ieri sera nel post partita ai microfoni delle tv nazionali l’allenatore, sottolineando in questo modo la portata di quello che sta realizzando la squadra. Numeri incredibili che devono servire comunque da sprono per non mollare proprio alle prime avversità come accaduto contro l’Inter.
24 partite ufficiali fin qui disputate con 17 vittorie, due pareggi e solo 5 sconfitte. Potrebbe sembrare complicato fare meglio nella seconda metà dell’anno, ma se pensiamo anche soltanto a Firenze, Parma e Torino, dove la Lazio è stata letteralmente vessata da alcune scelte arbitrali quantomeno discutibili, ecco che i numeri potevano essere anche migliori, perchè questa squadra con coraggio e personalità ha sempre saputo meritare tutti i risultati positivi fin qui ottenuti.